Era l’11 febbraio 2012. Whitney Houston veniva rinvenuta nella vasca da bagno della suite 434 del Beverly Hilton Hotel, quando il suo cuore aveva già smesso di battere. Era stato l’ex marito, preoccupato, ad avvertire lo staff dell’albergo, che era quindi entrato nella camera. L’arrivo tempestivo dei soccorsi era stato inutile.
L’autopsia confermò che si era trattato di un collasso cardiaco e annegamento, causato dall’abuso di farmaci e droga. Non si è mai saputo se si era trattato di suicidio o di morte accidentale. Alla fine del 2012, era spuntata anche l’ipotesi di omicidio, a causa di alcuni debiti per della droga non pagata dalla cantante. Ma la verità è ancora oggi avvolta nel mistero.
E’ successo otto anni fa. Sono passati 8 anni dal ritrovamento del cadavere di Whitney Houston. Una tragica scomparsa, un dolore che ha toccato non solo i familiari e amici, ma anche i milioni di fan.
Ma dietro la sua potente voce, dietro i suoi successi, dietro le 170 milioni di copie vendute, sette album, 53 singoli, tre colonne sonore e oltre 450 riconoscimenti, c’era tanto dolore. Whitney Houston non ha avuto una vita facile, infatti. I problemi con il marito, poi con il padre. Infine, con la madre. Alla fine, la cantante di “I Will Always Love You” era rimasta sola, abbandonata da tutti. Per colpa della droga, della società, dei suoi soldi.
Il divorzio. I soldi richiesti dal padre. La madre omofoba. La dura vita di Whitney Houston
Quello che ha dovuto affrontare Whitney Houston:
- La Houston era sposata dal 1992 con Bobby Brown. Una relazione apparentemente felice, dalla quale nacque Bobby Kristina, nel 1993. Una figlia destinata a grandi cose, visti i due famosi genitori. Invece, è morta a soli 22 anni, nella vasca da bagno. Quasi a voler imitare la madre. La storia tra Whitney e Bobby finisce nel 2006, quando la coppia divorzia. Ma la crisi era iniziata già nel 2000, proprio a causa dei problemi di droga della cantante.
- Nel 2002, il padre la denuncia per non avergli mai pagato dei corsi e per i danni d’immagine alla sua impresa per un totale di 100 milioni. La Houston si difende in tribunale, ma la morte dell’uomo sancisce la chiusura del processo. Fino all’ultimo, John Houston non hai mai perdonato la figlia, richiedendo sempre il pagamento.
- Solo nel 2016, è stata resa pubblica la bisessualità della cantante. Anzi, Whitney Houston aveva una relazione con Robyn Crawford, la sua assistente. A confermarlo, l’ex marito Bobby Brown e l’attivista per i diritti umani Peter Tatchell. La relazione è stata tenuta segreta soprattutto per la madre, Cissy Houston. La donna, anche dopo la morte della figlia, aveva sempre ribadito che tra Whitney e Robyn ci fosse solamente un’amicizia. Insomma, non avrebbe mai perdonato una figlia omosessuale. Una figlia, che è sicura, non era bisex. Ma sembra che fosse stata proprio lei a fare pressione sulla figlia, per allontanare la Crawford dalla sua vita. Un gesto insano, da parte di una madre. Un gesto che l’ha portata alla depressione. All’isolamento. Alla morte.
Ma è doveroso ricordare gli aspetti positivi della vita di Whitney Houston. Una vita che si è spenta a soli 48 anni.
- La sua voce è riconosciuta in tutto il mondo: una delle più belle e famose al mondo.
- E’ praticamente nata nel mondo della musica. La madre, i cugini, la zia e addirittura la madrina (Aretha Franklin) erano cantanti. Impossibile che non seguisse le orme della famiglia.
- Occupa un posto nel Guinness dei primati per essere stata l’artista più premiata di tutti i tempi. Ha duettato con George Michael, Michael Jackson e con Gianni Morandi.
- Nelly Furtado, Cristina Aguilera, Celine Dion hanno ammesso di aver preso ispirazione dalla Houston per formare il loro talento.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.