Caso Scurati, parla l’ad Rai Sergio: “Non finisce qui, chi sbaglia paga“
Le parole di Serena Bortone, come ci si poteva aspettare, hanno sollevato un polverone che siamo certi rimarrà in volo a lungo.
Anche l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, infatti, ha voluto schierarsi contro la scelta di bloccare l’ospitata di Scurati nel programma “Che sarà…“, confermando telefonicamente a La Stampa che chi in Rai ha sbagliato pagherà.
L’ad Sergio – che noi di Gay.it abbiamo avuto modo di intervistare alla fine del 2022 in occasione del lancio della No Name Radio –, infatti, ha dichiarato:
«Da settimane la Rai è vittima di una guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla. Quello che è accaduto non può finire qui. Per lunedì ho chiesto una relazione, saranno presi provvedimenti drastici. [È, ndr.] surreale come sia potuto accadere, è necessario approfondire e dare risposte. Chi ha sbagliato paga.
[Del monologo censurato, ndr.] nessuno mi ha informato. Ho appreso del caso Scurati dal post che la giornalista Serena Bortone ha pubblicato sui profili social. Si doveva agire diversamente. Possiamo anche discutere sulla richiesta di mille e 800 euro per un minuto in trasmissione, se fosse esagerata o meno o non compatibile con gli standard Rai, e quindi anche eticamente inaccettabile, ma certamente non lo avrei censurato […].
Io lo avrei mandato in onda e avrei chiesto a Serena Bortone, nel caso fosse stato necessario un riequilibrio ai sensi della normativa che disciplina la par condicio […]. Io non ho mai ricevuto interventi o telefonate dalla maggioranza di governo per condizionare scelte su programmi, conduttori o argomenti di qualunque genere».
L’ad Sergio: “La Rai vittima di una guerra, vogliono distruggerla”. Gli editori con lo scrittore: la libertà di espressione è cuore della democrazia. Usigrai: “Controllo dell’informazione asfissiante”. L’azienda: “Nessuna censura”. #ANSA https://t.co/ZI8l2iFU52
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) April 21, 2024