A livello internazionale, il 2022 ha visto l’inasprimento di molti governi nei confronti della comunità LGBTQIA+. Pensiamo alla Polonia, all’Ungheria e ai Paesi asiatici come Cina e Giappone, ma anche i Paesi più conservatori dell’Africa e, in una sorprendente nuova ondata di odio anti-LGBT, anche gli Stati Uniti. Più e più volte abbiamo dovuto rendere conto delle nuove e assurde leggi e disposizioni volte a limitare la libertà delle persone LGBTQIA+.
Ma, anche qui, non tutto è perduto. Da altri Paesi, infatti, sono arrivate prese di posizione progressiste che hanno aperto ulteriormente al riconoscimento dei diritti LGBTQIA+, allontanandosi dalle politiche conservatrici che avevano caratterizzato i governi precedenti.