Anche Luciana Littizzetto, nella puntata di Che tempo che fa di domenica 19 marzo 2023, si è espressa sulla questione che, dalla scorsa settimana, anima opinione pubblica e governo: il tema delle famiglie omogenitoriali e della registrazione dei figli di queste all’anagrafe. Con un monologo, la comica ha lanciato un appello al governo e alle istituzioni di “non creare altro dolore”.
Il monologo di Luciana Littizzetto arriva nel pieno del caos mediatico scaturito dalla circolare inviata dalla Prefettura al Sindaco di Milano Beppe Sala che ha imposto lo stop alla registrazione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali. La mossa, nata da una circolare del 19 gennaio 2023 del ministro Piantedosi, è stata letta come un vero e proprio attacco del governo Meloni alla comunità LGBTQIA+ e alle famiglie formate da genitori dello stesso sesso, scatenando forti proteste in piazza e sui social.
Con una lettera, Luciana Littizzetto ha immaginato un dialogo tra due bambini: “Mi sono messa nei panni di due bambini, un bambino con una mamma e un papà e una bambina con due mamme”, ha spiegato. In questo fittizio dialogo, ha sottolineato le differenze tra come sono trattati a livello istituzionale e legale i figli delle coppie eterosessuali e quelli delle coppie omogenitoriali, concludendo con un sentito appello che ha commosso il web e i telespettatori.
“Questi bambini vivono già nelle nostre città e mentre la società corre, la politica al massimo cammina. La società è Marcell Jacobs, la politica è me dopo che mi sono distrutta il ginocchio. L’abbiamo detto centinaia di volte ma forse non l’hanno ancora capito e quindi facciamo 101 come la carica? Non puoi fermare l’amore, al massimo puoi fargli lo sgambetto, ma poi lui si rialza in piedi e va avanti. Perché l’amore non rappresenta mai una minaccia. Mai. Quindi, amici governanti, pensate ai bambini, sono loro che dovete proteggere, non discriminateli per il modo in cui sono stati concepiti o per l’identità dei genitori. E soprattutto pensate ad aiutare le famiglie, non a rendergli la vita ancora più difficile”.
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