Il 19 gennaio 2023 il Ministro dell’Interno Piantedosi ha inviato una circolare ai Prefetti, richiamandoli ad osservare quanto espresso dalla Corte di Cassazione lo scorso Dicembre. La Corte aveva stabilito che il riconoscimento diretto all’anagrafe del comune di residenza dei genitori e del figlio non è più possibile: dovrà essere indicato un solo genitore e poi deve essere avviato il procedimento di adozione del secondo genitore, cui però, specificavano i giudici, il “primo” genitore non può opporsi.
Ora il Governo Meloni impugna quella sentenza e passa all’attacco per fermare tutte le registrazioni delle famiglie arcobaleno nei Comuni Italiani. In primis, Milano.
Lo rivela Simone Alliva su L’Espresso, che è entrato in possesso di una ulteriore circolare avente oggetto “coppie omogenitoriali – atti di stato civile” e datata 10 Marzo, ricevuta dal prefetto di Milano Renato Saccone.
Non è consentita in Italia la registrazione nell’atto di nascita dei bambini nati da coppie dello stesso sesso. Anche dei bambini nati all’estero da coppie formate da due mamme. Precisazione, quest’ultima, che fa a pugni con le sentenze della Cassazione del 2016 che invece lo consente (Sentenza 19599/16 e 14878/17). (fonte L’Espresso)
Il Governo ora mette sotto pressione il Comune di Milano e il sindaco Beppe Sala per fermare qualsiasi possibilità che i sindaci autorizzino registrazioni di famiglie arcobaleno. La destra vuole imporre la soluzione della “adozione per casi particolari”, al posto delle registrazioni delle famiglie arcobaleno. Una decisione politica precisa. La sentenza della Corte di Cassazione dello scorso dicembre infatti non impone al potere esecutivo (il governo) di bloccare le registrazioni delle famiglie arcobaleno da parte dei sindaci.
In questo articolo lo scorso Gennaio avevamo spiegato e anticipato lo scenario che si sta avverando:
In Italia i figli delle coppie omosessuali sono abbandonati al caos istituzionale >
Due genitori omosessuali non saranno registrati come genitori, ma uno dei due deve adottare il figlio dell’altro genitore, mediante un’adozione di serie B.
Così vuole il Governo Meloni. È una scelta politica.
Cosa farà ora il Sindaco di Milano Beppe Sala?
(gf)
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