E’ stato un sabato di festa a Matera, Capitale Europea della cultura 2019. Il primo storico Pride della città è stato infatti vissuto da circa 7000 partecipanti, scesi tra i sassi della magnifica Matera indossando i colori dell’amore.
Clima di festa e rivendicazioni, con migliaia di persone arrivate da tutti i comuni della Basilicata, e non solo. A sostenere l’Heroes Pride promosso da Arcigay Basilicata, Amnesty International, Legambiente, la Fondazione Matera-Basilicata 2019, l’Anpi Basilicata, la Cgil, associazioni e movimenti civici lucani. Tra i presenti anche Marco Carta, che si è presentato in città con l’amato compagno, ed Eleonoire Ferruzzi, rimasta entusiasta da Matera.
E’ una citta meravigliosa, magica, surreale. E’ la prima volta che la visito. Io sono di Milano e spesso sono stata in Puglia ma oggi è la prima volta che visito la città dei Sassi. Non ho partecipato al Pride di Milano per altri impegni ma ci tenevo ad essere al Pride di Matera città capitale europea della cultura 2019. Qui a Matera si respira cultura già nell’aria, è una città fantastica, meravigliosa, composta da persone di una grandissima ospitalità e sono molto orgogliosa di aver partecipato a questo Pride, sopratutto per difendere i diritti non solo di gay e trans ma di tutti.
Morena Rapolla, presidente di Arcigay Basilicata, si è detto felicissimo dell’esito della manifestazione, come riportato da SassiLive.
La visibilità e l’orgoglio sono i migliori antidoti contro l’omofobia e non si scende in piazza solo per sè ma anche per gli altri: ILGA-Europe ha diffuso la “Rainbow Map” del 2019, che misura il livello di rispetto e di tutela dei diritti delle persone LGBTI in Europa: Su 49 Paesi presi in esame, l’Italia è 34 esima. In un anno siamo riusciti nell’ardua impresa di perdere due posizioni. Ancora oggi in molte nazioni le persone LGBTQI+ sono punite, torturate e sottoposte ad abominevoli teorie riparative. In circa 70 paesi, essere omosessuali è un reato. Per questo è importante che tutti i cittadini e le cittadine, in quanto “persone” partecipano al Pride di Matera, perchè non è il “Gay Pride”, ma è il “Pride”, è l’ “Orgoglio di essere Umani”, di sfilare gli uni accanto agli altri senza paura né diffidenza, prima che eterosessuali o omosessuali siamo “Persone”. Solo così possiamo porre le basi per costruire quella società migliore che abbiamo il dovere di regalare alle nuove generazioni, perchè nessuno si senta più sbagliato e fiorisca una nuova Civiltà della Tenerezza fatta di mani tese verso l’altro, perchè come diceva il compianto Camilleri: “Non bisogna mai avere paura dell’altro perchè tu rispetto all’altro sei l’altro”.
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