Guida all’universo queer di Maurizio Costanzo, tra molte luci e qualche ombra

4480 puntate, dal 1982 al 2022. In 40 anni il Maurizio Costanzo Show ha ospitato migliaia di persone, famose e non, scoprendo talenti, cavalcando battaglie, polemiche e dibattiti. Maurizio Costanzo, deceduto all'età di 84 anni venerdì scorso, ha inventato un modello televisivo, il talk all'italiana in grado di unire alto e basso, facendo incontrare la politica e il mondo dello spettacolo, il quotidiano della gente comune, dando visibilità e rappresentanza anche alla comunità LGBTQI+. Da genio della comunicazione quale è sempre stato, Costanzo ha con caparbietà e a lungo abbracciato il famigerato "purché se ne parli", dando spazio a chiunque avesse opinioni da esprimere, anche se controcorrente, anche se discutibili. Anzi, talvolta proprio perché tali. Dal salotto del Parioli sono passati tutti, ma proprio tutti, con alcune carriere da lui letteralmente plasmate. Negli ultimi 40 anni Maurizio Costanzo ha più volte affrontato il tema dei diritti civili, a modo suo, invitando attivisti LGBTQI+ da una parte e acerrimi oppositori dall'altra, per poi prendere spesso posizione a favore della comunità, che anche grazie a lui - ma non solo - ha visto il proprio ingresso sulla tv generalista dalla porta principale. Perché quando nessuno o quasi parlava di determinate tematiche, Costanzo si insinuava, infilava il piede e accendeva il microfono, raccontando storie, esistenze, discriminazioni, come ricordato nelle pagine a seguire. Anche per questo motivo non possiamo far altro che dirgli grazie, un'ultima volta. Maurizio Costanzo tra inclusione queer, rappresentazione LGBTQI+ e il purché se ne parli Umberto Bindi Nel 1988 Umberto Bindi scrisse un pezzo di storia della tv proprio al Maurizio Costanzo Show, dichiarando la propria omosessualità. Fu il primo coming out tv d'Italia. Bindi denunciò pubblicamente l'omofobia vissuta sulla propria pelle, in ambito discografico e televisivo, commuovendosi nel rivelare l'odio sopportato, che di fatto mise fine alla sua carriera. Alessandro Golinelli https://www.youtube.com/watch?v9jbWfWzuRs0 Oggi 59enne scrittore e regista, Alessandro Golinelli dichiarò la propria omosessualità nel corso di una puntata del Maurizio Costanzo Show del 1992. Pochi mesi prima il suo romanzo d'esordio Basta che paghino, che affrontava il tema della prostituzione maschile, riscosse particolare successo. Da allora Golinelli è più volte tornato al cospetto di Costanzo, suscitando polemiche ad uso e consumo della telecamera. Eva Robin's Il battesimo televisivo di Eva Robin's fu proprio al Maurizio Costanzo Show, che diede così visibilità ad una donna trans in un'epoca in cui la transessualità non era minimamente contemplata da un punto di vista televisivo. All'epoca, come dimenticarlo, anche Diana Casas era spesso di casa al Costanzo Show. "Io dicevo che ero un mostro, e lui diceva che bisogna temere le mostruosità dell'anima, e non del corpo. E questo mi rassicurava", ha ricordato Eva a Zona Bianca dopo la morte del giornalista. Platinette Platinette, in arte Mauro Coruzzi, deve tutto a Maurizio Costanzo. Fu quest'ultimo a volerla al Parioli, verso la fine degli anni '90, diventando ospite fisso, trasformandola in discusso e discutibile volto televisivo, drag queen del tubo catodico, ingaggiandola anche per il cast di Buona Domenica. Tommaso Zorzi Vinto il GF Vip, Costanzo ha preso sotto la propria ala protettrice il giovane Tommaso Zorzi, volendolo al suo fianco al Maurizio Costanzo Show per un'intera stagione. E non solo. I due hanno lavorato fianco a fianco anche in radio, a R101, nel 2021. Aldo Busi Siamo negli anni '90 quando il Maurizio Costanzo Show ospita più e più volte Aldo Busi, tra i più discussi autori d'Italia, quasi 40 anni or sono folgorante al debutto con Seminario sulla gioventù, Premio Mondello Opera Prima. Ironico, arrogante e spregiudicato, irriverente, contro corrente e volutamente provocatorio, Busi ha sempre diviso, sia in qualità di scrittore che di opinionista, volto televisivo che ha spaziato tra Isole dei Famosi e Amici di Maria, Pupe e Secchioni e Costanzi Show. Eva Grimaldi e Imma Battaglia Unite civilmente dal 2019, Eva Grimaldi e Imma Battaglia sono state spesso ospiti del Maurizio Costanzo Show, soprattutto dopo il coming out pubblico dell'attrice, avvenuto all'Isola dei Famosi. In studio hanno raccontato la loro storia d'amore e la battaglia contro l'omofobia, vissuta da entrambe in prima persona. Francesca Vecchioni La fondatrice e presidente di Diversity ha spesso parlato del proprio coming out e delle proprie battaglie a sostegno dei diritti LGBTQI proprio dal palco del Maurizio Costanzo Show. La prima volta nel 2016, in una puntata interamente dedicata alle unioni civili e alle famiglie omogenitoriali. Fabio Canino Anche Fabio Canino è stato ospite fisso del Maurizio Costanzo Show, come ricordato dal giudice di Ballando con le Stelle sui social dopo la morte del conduttore. "Io per un lungo periodo ci andavo tutti i lunedì. Un appuntamento al quale non potevi mancare. Anche perché se magari dicevi che a quella puntata non potevo esserci, dopo pochi minuti ti chiamava lui e diceva. “Non fare storie, dimmi dove sei che ti mando il biglietto dell’aereo!”. Canino ha voluto ricordare un episodio specifico avvenuto al Costanzo Show. "Durante una puntata io raccontai di un tradimento che avevo subito dal mio fidanzato dell’epoca. In quel periodo non si parlava di queste cose e quindi risultò un coming out ante litteram senza che nemmeno io ne fossi del tutto cosciente. Il giorno dopo un noto quotidiano gridó allo scandalo dicendo che le mie vicende personali non dovevano avere spazio in un programma serio. Io ci rimasi male ma sono sempre stato pronto ad esternazioni del genere sopratutto in quel periodo. Mi chiamó Maurizio per dirmi che aveva chiamato quel giornalista invitandolo a chiedermi scusa. Io dissi che lo ringraziavo ma che non era necessario. Ricordo la sua risposta. “Fabio io ti ho messo in questa situazione ed io la risolverò. “ E aggiunse. “Tu non hai raccomandazioni e non sei la macchietta gay che loro accettano. Tu sei vestito normale e hai letto un libro in più. Non te lo perdoneranno mai.” Le scuse non arrivarono, ma le parole di Maurizio sono ancora stampate nella mia mente. Ecco, Costanzo era anche questo. Grazie". Vladimir Luxuria È il 1998 quando Vladimir Luxuria, all'epoca sconosciuta agli occhi del grande pubblico, fa la sua prima comparsa al Maurizio Costanzo Show. Intimidita e smarrita, apparve sul palco del Parioli per raccontare la propria storia. Il conduttore invitò anche sua madre, per farla rappacificare con Vladimir, che sui social ha così voluto ricordarlo: "Hai migliorato la mia vita. La mia gratitudine sarà eterna". Martina Panini Nel 2021 Martina Panini è stata ospite di Maurizio Costanzo. Make-up artist e modella, Martina è stata discriminata per la sua disabilità e transessualità. Il giornalista le ha dato la possibilità di raccontare la sua storia ad un'ampia platea televisiva, dicendo basta ad una duplice forma di discriminazione. Vittoria Schisano Anche Vittoria Schisano ha raccontato la propria storia di transizione al cospetto di Maurizio Costanzo, su Rai1, grazie a 'S'è fatta notte', talk notturno condotto dal giornalista nel 2022. Leo Gullotta Straordinario attore di cinema e teatro, Leo Gullotta è stato più e più volte ospite del Maurizio Costanzo Show. Nel 2016, ovvero 20 anni dopo il suo coming out pubblico, la rivelazione a sorpresa davanti le telecamere: "Ho un compagno da 30 anni". I due si sono poi uniti civilmente nel 2019. Pierluigi Diaco Pierluigi Diaco deve letteralmente tutto a Maurizio Costanzo, che lo scoprì quando aveva appena 15 anni. Diaco è stato autore di Costanzo, collega, amico. E non solo. Fu proprio Maurizio a celebrare l'unione civile tra il conduttore Rai e Alessio Orsingher, nel 2017. Drusilla Foer Drusilla Foer ha ricordato sui social la collaborazione radiofonica con Maurizio Costanzo. "Arrivederci Direttore. Mi mancheranno le nostre chiacchere ogni Martedi in Radio. Mi mancheranno gli "evviva" depressivi... Carlotta, Lei ed io abbiamo sempre militato contro le chiuse di collegamento radiofonico troppo accese di entusiasmo. Mi mancherà Direttore". Rocco Casalino Uscito dalla casa del Grande Fratello, e ben prima di approdare a palazzo Chigi come 'voce' del premier Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle, Rocco Casalino è stato una 'creatura' di Maurizio Costanzo. All'epoca ancora non dichiarato, Casalino ha preso parte ad un'enorme quantità di puntate del Costanzo Show, entrando poi nel cast di Buona Domenica. Celebri le sfuriate pomeridiane contro tutte e tutti, volutamente provocatorie e trash. Il Costanzo Show contro l'omotransfobia Nel 2021, ovvero nel pieno del dibattito sul DDL Zan, Maurizio Costanzo ha dedicato più puntate alla legge contro l'omotransfobia poi affondata in parlamento, invitando il deputato Pd e l'allora deputata d'opposizione Giorgia Meloni. E non solo. Ospiti anche Malika Chalhy, 22enne cacciata di casa perché lesbica, e Jean Pierre Moreno, picchiato da un omofobo solo e soltanto perché stava baciando il suo compagno, nella stazione metro di Valle Aurelia, a Roma. Ma non è stata certamente la prima volta. Nel 2007 Costanzo dedicò uno speciale di “Buon Pomeriggio", su Canale 5, al tema della lotta contro l’omofobia. Ospiti dell'epoca Fanny Cadeo, Guido Tommaso Oliva (della trasmissione “I Fantastici 5” di La7), il curatore del libro Gaiezze (Kowalsky Ed.) Marco Sonetti e Fabrizio Marrazzo. Costanzo Show a sostegno delle coppie gay Nel 2002 il Maurizio Costanzo Show andò in onda con una puntata tutta dedicata all'amore, con ospiti sul palco del Parioli alcune coppie gay. Il bacio contro lo stigma dell'hiv Nel 1991 Rosaria Iardino, all’epoca 25enne e da 7 anni sieropositiva, baciò pubblicamente sulle labbra il professore immunologo Fernando Aiuti, per abbattere lo stigma relativo all'hiv. Un bacio storico che due anni dopo Maurizio Costanzo replicò, su Canale 5 al Maurizio Costanzo Show, baciando sulle labbra Rosaria Iardino. Franco Grillini e l'Uno contro Tutti Nel 1993 Maurizio Costanzo organizzò un "Franco Grilli contro Tutti" dal teatro Parioli, in onda su Canale 5, per affrontare il tema dell'omosessualità. All'epoca Grillini era il presidente nazionale di Arcigay, poi diventato deputato dal 2001 al 2008. Nel ricordare Costanzo, Franco ha scritto sui social: "Un grande che ci ha aiutato moltissimo a combattere con le armi dell'informazione il pregiudizio e l'omofobia". Gianfranco Fini e la bufera sui maestri gay Nel 1998 Gianfranco Fini, all'epoca leader di AN, scatenò un terremoto dal palco del Maurizio Costanzo Show perché a suo dire "un maestro elementare dichiaratamente omosessuale non può fare il maestro". Il dibattito in studio si infiammò, grazie anche alla presenza di Franco Grillini. "Un conto", continuò Fini, "è affermare che non sia giusto discriminare la gente per motivi religiosi, razziali, etnici o sessuali, ma cosa diversa è stabilire per legge che una coppia di gay deve avere gli stessi diritti di una coppia normale. Perchè l'omosessualità non si può considerare una cosa normale". "Secondo me, compiti delicati come quello dell'educatore, soprattutto dell'educatore dei più piccoli, occorre che vengano affidati a chi trasmette determinati valori e determinati principi". "Con franchezza: io non farò nulla perchè siate discriminati ma non chiedetemi di fare qualche cosa perché siate considerati sullo stesso identico piano legislativo della famiglia naturale. Non è moralmente opportuno che chi è omosessuale dichiarato o chi arriva a considerare la pedofilia, tutto sommato, una forma d'amore, possa fare l'insegnante". "Con me è il 95 per cento degli italiani. Gli omosessuali non possono pensare di essere un modello come gli eterosessuali". Grillini tuonò: "Ma allora lei all'insegnante chiede un certificato di sana e robusta eterosessualità, mi faccia capire...? Lo vede che la sua autocritica rispetto alle leggi razziali e fasciste è solo di facciata?". Duro anche Paolo Crepet: "Che si vergogni. Fini è una persona indegna di stare al mondo. Fare un'affermazione del genere significa disprezzare le persone. È inutile che Fini cerchi di distinguersi da La Pen perché lui è peggio". Una giornata particolare Oltre al giornalismo e alla televisione, Maurizio Costanzo si è cimentato anche nel cinema e nella musica, firmando con la sua penna anche capolavori immortali. E se per il mondo musicale ci ha regalato il bellissimo testo di "Se telefonando", interpretato poi dalla magnetica voce di Mina, al cinema ha contribuito alla stesura di un film che è entrato nella Storia del cinema. Costanzo, infatti, collaborò alla sceneggiatura di "Una giornata particolare" di Ettore Scola, con protagonisti Sophia Loren e Marcello Mastroianni. "Una giornata particolare", che ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti anche all'estero, è diventato una pietra miliare non solo del cinema italiano, ma anche del cinema LGBTQIA+. La storia, infatti, segue Antonietta (Sophia Loren), una casalinga con sei figli, e Gabriele (Marcello Mastroianni), ex radiocronista dell'EIAR. La donna si invaghisce di Gabriele che, dopo un flirt iniziale, le deve confessare di essere omosessuale. Una giornata davvero particolare quella che i due vivono e che ha cambiato, oltre al cinema, anche molte vite. Personaggio dell'anno per Gay.it "Per l'apertura e la tolleranza dimostrata durante la sua carriera televisiva", nel 2007 Maurizio Costanzo è stato insignito del premio come personaggio dell'anno dalla community di Gay.it. Da sempre a fianco della comunità, Costanzo ha continuato, negli anni, a lottare contro l'omofobia e la discriminazione, anche in tempi in cui schierarsi non era scontato. "A Maurizio Costanzo va riconosciuto il merito e la generosità di essersi occupato di persone omosessuali in tempi in cui questa condizione era considerata odiosa ed esecrabile. Soprattutto ricordo con profonda commozione quando in tempi di 'peste gay' lui fu l'unico a invitare sul palco del Parioli persone sieropositive e malate di Aids per parlare di questo problema"

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Dallo storico coming out di Umberto Bindi alla presa di posizione sul DDL Zan, passando per le sfuriate omofobe di Fini all'unione civile da lui celebrata di Pierluigi Diaco. Ovvero Maurizio Costanzo tra inclusione, rappresentazione LGBTQI+ e purché se ne parli.

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