È successo in provincia di Macerata: una giovane donna – moglie e madre di due bambini – è stata brutalmente aggredita e picchiata dal padre di lei. Aveva da poco riferito al marito e il resto della famiglia di essersi innamorata di un’altra donna e volersi separare. L’accoglienza non fu delle migliori: le dissero che una relazione omosessuale le avrebbe impedito di rivedere i figli. Solo dopo essersi rivolta ad un avvocato, la giovane ha avuto la conferma che l’orientamento sessuale non l’avrebbe privata della custodia dei figli.
Il giorno dell’aggressione, la vittima si trovava in compagnia dell’amante e il figlio più piccolo, fino all’arrivo improvviso del padre e il marito che hanno bruscamente portato via il più piccolo. Una volta rientrata a casa, i due uomini avrebbero cominciato ad insultarla pesantemente fino ad aggredirla e picchiarla, davanti gli occhi della madre e del figlio più piccolo. Stando alle successive dichiarazioni degli avvocati, sarebbe stato il padre di lei ad alzare le mani sulla figlia, fino all’intervento dei carabinieri.
Donna e figlio sono stati portati d’urgenza al pronto soccorso, senza riportare lesioni gravi. L’accaduto è stato subito identificato come un grave caso di violenza di genere a sfondo omofobico. Tuttavia, gli avvocati del marito, Simone Valenti e Olimpia Frapiccini, ci tengono a specificare che l’orientamento sessuale è l’ultimo dei problemi: “La famiglia è preoccupata da alcune sue abitudini, ritenute poco adatte ai due bimbi piccoli della coppia” dichiarano Valenti e Frappicini “Ecco il motivo per cui tutti erano arrabbiati. Lei però avrebbe risposto che non potevano farle nulla e allora il padre l’ha presa per i capelli” come se qualunque stile di vita “inadatto” potesse giustificare la violenza.
Leggi anche: Pesaro, 20enne denuncia i genitori: l’hanno insultata e picchiata perché lesbica
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.