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Indimenticabile Napoli Pride 2023, un’esplosione di 200.000 colori al corteo di sabato 1 luglio: – GALLERY e VIDEO

“Siamo in un momento di evoluzione straordinaria e invece la politica ostracizza i bambini, le loro famiglie e nega una sana formazione nelle scuole per le persone trans”

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napoli pride 2023
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Centinaia di migliaia di persone, a formare un’ondata arcobaleno senza precedenti, hanno sfilato lo scorso sabato 1° luglio in occasione dell’attesissimo Napoli Pride 2023. 200.000 persone, 200.000 sfumature dell’orgoglio, in un’esplosione di colori, forza, espressione ultima della lotta che – in tutta Italia – sta caratterizzando ogni evento Pride sul territorio nazionale. Ecco com’è andata.

 

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Una partecipazione mai vista al Napoli Pride 2023

Verso le 17:30, il corteo del Napoli Pride ha preso il via da Piazza Dante – uno dei luoghi più iconici e significativi della città partenopea – snodandosi poi per le strade del centro fino alla celeberrima Rotonda Diaz.

Tra miriadi di bandiere arcobaleno, cartelli, corone di fiori e striscioni, il serpentone ha letteralmente travolto Napoli, in un’atmosfera elettrizzante resa ancora più significativa dalla presenza di persone di ogni età e background. Famiglie, anziani e giovani, in una marcia simbolica verso un futuro in cui non ci sarà più bisogno di gridare dai palchi il proprio diritto a esistere e resistere.

Motto ufficiale di quest’anno, un omaggio al simbolo partenopeo per eccellenza, il compianto Pino Daniele: la marea umana del Napoli Pride vuole “Tutta n’ata storia” rispetto a quella che stiamo vivendo in questo momento, chiaro riferimento al governo Meloni.

Napoli Pride - Napoli, 1 Luglio 2023 - foto: IG
Napoli Pride – Napoli, 1 Luglio 2023 – foto: IG

Madrina e gli ospiti speciali

Un evento così importante non poteva naturalmente prescindere da una madrina d’eccezione. Anna Tatangelo ha ricoperto questo ruolo con grazia e passione, portando la sua voce potente e il suo impegno a sostegno della comunità.

Ma il Napoli Pride ha visto la partecipazione di numerosi altri ospiti noti provenienti dal mondo della musica e dell’intrattenimento. Paola Turci, Andrea Sannino, Anastasio e molti altri artisti hanno preso parte all’evento, donando il loro talento e la loro presenza per sostenere i valori di uguaglianza e inclusione promossi dal Pride.

Napoli Pride - Napoli, 1 Luglio 2023 - foto: IG
Napoli Pride – Napoli, 1 Luglio 2023 – foto: IG

Oltre la festa: interventi politici e sostegno istituzionale

La dimensione festosa e rumorosa del Napoli Pride non ha però tolto spazio a riflessioni e interventi politici. Il Comune di Napoli è dal 2014 co-organizzatore dell’evento, ma è dal lontano 1996 che la concessione del patrocinio è ormai pura formalità. Tutti i sindaci di Napoli, compreso l’attuale Gaetano Manfredi, hanno da sempre dimostrato sostegno incondizionato alle istanze della comunità LGBTQIA+ in una città che ancora oggi fatica ad accogliere. Nessun passo indietro, neanche oggi:

Come sindaci abbiamo una posizione compatta sulle trascrizioni, abbiamo chiesto a Meloni una legge. Giuliano Amato ha ribadito che è costituzionalmente corretto trascrivere per lo meno i figli delle coppie femminili, per noi non si dovrebbe distinguere tra i figli di due mamme e di due papà ma serve una legge che consenta una copertura giuridica altrimenti le procure annullano gli atti. L’Italia deve andare avanti nella difesa dei diritti”

È importante sottolineare che anche la Regione Campania ha confermato il proprio patrocinio per l’evento, dimostrando il sostegno istituzionale al Napoli Pride e ad altri Pride previsti in altre città della regione, come Avellino e Scafati.

Questo segnale di sostegno da parte delle istituzioni è di fondamentale importanza per promuovere una società inclusiva e per combattere l’omofobia istituzionale – piaga sempre più impattante nel nostro paese – e la discriminazione. Unica parola d’ordine: disobbedire.

Non solo politica però: tantissime le associazioni che in Rotonda Diaz hanno preso la parola.

Ci vogliono far tornare indietro – accusa Loredana Rossi, vicepresidente di Trans Napoli ed ex sex worker – ma non stiamo più nel Novecento, la cittadinanza è molto più aperta del governo Meloni. A chi non si espone voglio dire che il Pride è orgoglio, orgoglio di esistere come tutti. È una rivendicazione di diritti, se li tolgono a una minoranza dopo potrà essere il turno degli altri e allora sarà tardi”.

Siamo in un momento di evoluzione straordinaria e invece la politica ostracizza i bambini, le loro famiglie e nega una sana formazione nelle scuole per le persone trans. Siamo angosciati per ragazzi e ragazze che non riescono da soli a restituirsi alla vita in maniera sana, con coraggio. Tanti hanno paura, si sentono abbandonati da uno stato che minaccia le vite delle persone fragili

ha dichiarato Daniela Lourdes Falanga di Antinoo Arcigay Napoli in merito all’ultimo vergognoso affondo di Fratelli D’Italia verso la comunità LGBTQIA+, in cui un’esponente di partito ha chiesto alla dirigente di un liceo di Venezia di “cancellare” la carriera alias.

La piazza è piena di giovanissimi, età media intono ai 20 anni. Una fascia di popolazione che spesso non va a votare, vivono un disagio nei confronti della classe politica.

In Italia succedono cose incredibili e terribili come le liste di proscrizione fatte dall’associazione Pro Vita che ogni 3 mesi rinnova l’elenco delle realtà e dei professori ‘che fanno attività LGBTQIA+’ e lo inviano alle scuole, una cosa da stato fascista. Spesso denunciano alle procure le scuole che attivano la carriera alias” spiega Antonello Sannino, presidente Antinoo Arcigay Napoli.

“Il presidente della Camera Fontana e la ministra Roccella sono stati portavoce del Family day, c’è un clima di paura: molte famiglie arcobaleno ci stanno contattando per dirci che sono pronte ad andare via dall’Italia. La campagna contro la trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali è terribile: la nostra costituzione dice all’art 3 che siamo tutti uguali e che compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli.

Il governo invece li crea. Ci appelliamo a Mattarella come garante della Costituzione: non può accettare questo obbrobrio sulle famiglie arcobaleno né l’obbrobrio del reato universale per la GPA”.

Indimenticabile ed estremamente toccante l’intervento di Ambrosia del Club Venus, che dal palco ha letto il proprio intervento rivolgendolo, simbolicamente, a sua madre:

Una famiglia arcobaleno non viene considerata come tale e i figli non vengono riconosciuti come figli. Ma qual è il problema che hanno con le persone e i colori, mamma? Perché l’azzurro va bene, ma non l’arcobaleno? Perché un padre e una madre si, e due madri e due padri no.

Perché un professore sì e una professoressa transgender no, mamma? Napoli è sotto il Vesuvio, un vulcano silenzioso e quasi misterioso all’esterno, facile confonderlo con una montagna, ma dentro c’è molto di più. Noi siamo tutti vulcani pieni di energia, pieni di colori spenti per non farvi paura, mamma.

Però credo una cosa: una giornata come questa è importante per celebrare la nostra esistenza. È fondamentale far esplodere questi colori e ricordare i nostri valori per esprimere appieno la nostra fierezza e la nostra rabbia contro un sistema sempre più ostile.

Un sistema che si ostina a dipingere la vita solo in due colori. Dobbiamo ammetterci. Dobbiamo abbracciarci, supportarci, non essere silenziati e nonostante la nostra libertà sia violata, dobbiamo resistere e credere in noi stessi per credere in tutti, senza porci domande, senza lasciarci ingannare dal pregiudizio.

Dobbiamo ascoltarci e comprenderci. Siamo tutti vulcani spenti. Ed è per loro, per le voci spezzate, che dovete far esplodere i vostri colori, fateli esplodere i vostri colori, mamma!

 

 

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