Stop in Germania ai complicati iter burocratici per le famiglie composte da due mamme, quella biologica e la propria compagna. In particolare, la mamma non biologica potrà sostenere a breve un iter burocratico meno complicato rispetto a prima per quanto riguarda la piena custodia ed i diritti legali del bambino.
Tuttavia, questo importante allentamento dei nodi della burocrazia tedesca, in merito all’adozione da parte di una famiglia omogenitoriale, non riguarderebbe le coppie formate da due uomini. Quindi, bene ma non benissimo, se pensiamo al fatto che un uomo sposato con una donna può essere automaticamente riconosciuto come il padre del bambino, seppur non sia il genitore biologico.
Cosa sostiene la riforma
La prevista riforma della legge sulla custodia parentale del BMJV (il Ministero della Giustizia e dei Consumatori), in base a quanto afferma la ministra della Giustizia Christine Lambrecht, vuole porre l’attenzione sul “benessere del bambino” ed ha come obiettivo principale quello di rispondere alle “diverse forme di vita familiare”, seppur privilegi soltanto le coppie lesbiche.
In particolare, la Lambrecht sostiene quanto segue: “La diversità della nostra società si riflette nelle famiglie: i bambini crescono in famiglie miste o con genitori che non sono sposati tra loro oppure che vivono in relazioni omosessuali. La legge deve reagire a queste differenti forme di convivenza familiare”.
Nonostante questa semplificazione delle procedure di adozione da parte della mamma non biologica, la ministra Lambrecht non vorrebbe, infatti, conferire gli stessi diritti ai padri non biologici in quanto, secondo lei, il primo posto genitoriale “è riservato alla madre biologica, ovvero colei che ha dato la luce al bambino. La sua presenza è un requisito fondamentale. Quindi, per le coppie maschili l’unica opzione è seguire le tradizionali procedure giudiziarie del Paese”.
Una Germania avanti, ma non troppo
La Repubblica Federale Tedesca ha approvato il matrimonio omosessuale nel 2017, dopo lunghi anni di Unioni Civili. Di pari passo sono state approvate le adozioni per le coppie dello stesso sesso, seppur esclusivamente quelle sposate. Tuttavia, non vi è ancora alcun diritto legale per quanto riguarda le procedure di fecondazione assistita per le coppie lesbiche, così come per la fecondazione artificiale e per quella in vitro. Non sono vietate esplicitamente, ma importanti associazioni, come l’Associazione Medica Tedesca, sono contro ogni tipo di legalizzazione.
Anche per quanto riguarda la normale procedura di adozione per le coppie omosessuali sono varie le testimonianze che affermano quanto fino ad oggi sia estremamente lunga.
Questa nuova riforma, che strizza un occhio alle coppie lesbiche, è certamente un passo in avanti. Ma c’è al momento un’opposizione molto forte incentivata da alcuni rapporti, tra cui quello del Legal Tribune Online, che affermano quanto la riforma andrebbe contro le raccomandazioni degli esperti di diritto della famiglia tradizionale.
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Si tratta a mio avviso di una notizia molto importante e di un passo avanti nella conquista dei diritti gay. Credo che la politica dei piccoli passi sia quella vincente, oggi riguarda solo le coppie lesbiche, a breve arriverà anche le coppie gay. Anche in una società avanzata e laica come quella tedesca è ancora forte il pregiudizio verso la gentorialità dei gay. Nonostante i frequenti casi di cronaca in cui all’interno di famiglie eterosessuali avvengono ogni sorta di violenza verso i figli, a testimonianza del fatto che non basta essere padri e madri biologiche per assicurare quell’amore e affetto che i figli meritano, tuttavia gran parte della società fa ancora fatica ad accettare l’idea che dei gay possano crescere dei figli. Per questo è giusto che ci si arrivi piano piano a piccoli passi e sbaglia chi vuole tutto e subito.