Una grande bandiera arcobaleno, appesa al cancello del Palazzo della Gran Guardia, nel centro di Padova. Era stata appesa da poco, in occasione del Pride Month. Il furto, avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 giugno, lascia un grande vuoto e dispiacere. A commentare il fatto, l’assessora Nalin, la quale ha spiegato:
Gesto vigliacco, o la restituiscono o procederemo penalmente contro i ladri. Lì ci sono le telecamere.
Atto vile e vigliacco ai danni della città di Padova: le parole di Alessandro Zan
Dura critica anche da parte di Alessandro Zan, deputato del PD originario di Padova nonché relatore della legge contro l’omotranfobia che a luglio approderà finalmente alla Camera.
La mia città, che fieramente rappresento in Parlamento, nel corso degli anni si è distinta come la città dei diritti: per questo reputo il furto della bandiera arcobaleno, avvenuto con il favore della notte, un atto vile e vigliacco nei confronti di tutta la cittadinanza. L’amministrazione comunale aveva deciso di esporla nei giorni del mese del Pride per rimarcare la vicinanza della città alla comunità lgbt+ e ricordare come a Padova ogni diversità sia considerata una ricchezza, un segno di inclusione.
Mi auguro che si sia trattato di un atto meramente vandalico, non con una precisa finalità politica, e che dunque la bandiera possa essere restituita. Ben più grave se invece fossimo di fronte a un attacco a ciò che rappresenta, un’azione quindi a sfondo omotransfobico. In ogni caso spero che la polizia locale individui velocemente i responsabili.
Nel suo commento, l’Onorevole Zan spera che non si tratti di un attacco a quello che la bandiera rappresenta, ovvero la comunità LGBT, ma solo un atto vandalico. Lo stesso deputato nei giorni scorsi aveva ricevuto minacce di morte solo per essere il relatore di una legge che l’Itali attende da troppi anni.
Ancora giocano a ruba bandiera questi