Patruni Chidanda Sastry (gender fluid, che utilizza i pronomi they/them) è lə prima drag queen a sposare una donna cis in India. DDLJ (Demi Drag Love Journey) è il progetto fotografico che ripercorre le tappe del suo viaggio personale, una scoperta di sé iniziata anni fa, barcamenandosi ta luoghi comuni e false verità: quando parla della sua prima relazione a 18 anni, la definisce “un terribile disastro”: “Ci ho investito così tanto da non rendermi conto che stavo recitando la parte di qualcun altro” racconta. Fu proprio in quel momento che ha scoperto di essere bisessuale. La bisessualità è stata per Sastry il primo step per riscoprire la propria identità, scrollandosi di dosso ogni stereotipo o luogo comune eteronormato.
“Sin dall’infanzia sono cresciutə con i film di Bollywood pieni zeppi di romanticismo binario. Per conquistare una ragazza dovevi essere mascolino” spiega Sastry, ritrovandosi di punto e in bianco, a dover smantellare dei bias che la società le ha inculcato con il pilota automatico: cosa significa essere attratti da qualcuno? Perché a volte è fondamentale provare un coinvolgimento emotivo per instaurare una relazione? Come si porta avanti una relazione, quando la propria identità di genere non si colloca in nessun estremo dello spectrum? Gradualmente Sastry ha scoperto nuove parole e nuove possibilità, tra cui il demiromantcismo. “Una persona demiromantica sviluppa sentimenti romantici per un’altra persona solo dopo una forte connessione emotiva” dice, specificando che essere demiromantici va oltre l’identità di genere e l’orientamento sessuale. Ogni relazione di Sastry è sempre stata filtrata attraverso la lente dei rigidi binari di genere, ma una volta scoperte le mille sfumature della sua identità, l’artista ha riscoperto come amare e avvicinarsi all’altrə.
Quando ha incontrato per la prima volta Rajeswari, sua attuale fidanzata, Sastry parla di un calore e una complicità mai percepite prima: “Lei mi ha dato uno spazio dove essere gender fluid senza mai chiedermi di portarle dei fiori” spiega. Rajeswari le trucca il viso e lə fa sentire potente e sé stessə come nessun altro amante prima: “Non si tratta più di maschio vs femmina, ma di muoversi tra mascolinità e femminilità allo stesso tempo. Ci intratteniamo con cose rare che accentuano l’amore che proviamo l’unə per l’altrə e celebrano la mia identità demiromantica“. La storia di Sastry e Rajeswari si sottrae a tutto quello che ci hanno insegnato sulle relazioni binarie, e nel servizio fotografico di DDLJ lə vediamo ritrattə in momenti di grande intimità senza definizioni: “Piantare delle piante insieme a lei, o farmi aiutare da lei a cucire un sari (ndr. tradizionale indumento femminile indiano) o indossare dell’eye-liner mi fa sentire eroicə”.
Leggi anche: Jess T. Dugan cattura l’intimità queer
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.