In Perù le persone trans, non binarie e intersessuali saranno classificate come “malate di mente”, a seguito di un decreto del ministero della salute. Lo sconcertante decreto, firmato dalla presidente peruviana Dina Boluarte, definisce “transessualismo”, “disturbo dell’identità di genere nei bambini”, il “travestitismo” e “altri disturbi dell’identità di genere” come malattie mentali.
Secondo il ministero della salute questo era l’unico modo per “garantire la piena copertura delle cure mediche per la salute mentale”, ribadendo “categoricamente il rispetto della dignità della persona e delle sue libere azioni nel quadro dei diritti umani, fornendo servizi sanitari a loro beneficio“.
Ma le associazioni trans di tutto il Perù hanno condannato a gran voce il decreto, definendolo un enorme passo indietro per il già complesso rapporto del Perù con i diritti LGBTQ+. Jheinser Pacaya, direttore di OutfestPeru, ha dichiarato su X/Twitter che la comunità trans del Perù non avrà pace finché il decreto non sarà abrogato. Pacaya ha criticato pubblicamente il governo, che “non ha niente di meglio da fare” che attaccare le persone trans. Il contestatissimo decreto arriva esattamente 100 anni dopo la depenalizzazione dell’omosessualità, in Perù diventata realtà nel 1924. Esattamente 34 anni fa, invece, l’omosessualità veniva rimossa dall’elenco della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel 2018 L’OMS ha poi tolto anche la transessualità dal proprio manuale sulle malattie mentali.
Red Peruana, gruppo per i diritti LGBTQ+, ha sottolineato come questo decreto stigmatizzi ulteriormente la comunità trans peruviana, con la politica peruviana incapace di andare oltre una visione “obsoleta” dell’identità di genere. Percy Mayta-Tristán, ricercatore medico presso l’Università Scientifica del Sud di Lima, ha dichiarato al Telegraph che il decreto manca di consapevolezza delle complesse questioni LGBTQ+. “Non si può ignorare il contesto in cui ciò sta accadendo, in una società super conservatrice, dove la comunità LGBT non ha diritti e dove etichettarli come malati di mente apre la porta alle terapie di conversione”.
In tal senso il ministero della Salute ha indicato una risoluzione del 2021 che proteggerebbe le persone LGBTQIAè dalle terapie di conversione. Un sondaggio Ipsos dell’inizio del 2023 ha rilevato che l’81% dei cittadini peruviani ritiene che le persone trans subiscano una grande quantità di discriminazioni nella società odierna.
Nel 2008, la donna transgender Azul Rojas Marin venne arrestata, brutalmente violentata e torturata da tre agenti di polizia. Ma il tutto venne incredibilmente archiviato. A quel punto i gruppi per i diritti umani hanno presentato il caso di Azul alla Commissione interamericana dei diritti umani (IACHR), che nel 2018 ha sentenziato come quel trattamente costituisse torture e violenze discriminatorie. Ma le autorità peruviane hanno continuato a ignorare le richieste di risarcimento, obbligando la IACHR a presentare il caso alla Corte interamericana dei diritti umani, che nel 2020 ha ritenuto il Perù responsabile di torture e violenze sessuali commesse dagli agenti di polizia contro Azul. Le autorità peruviane non hanno riconosciuto la propria colpevolezza fino al novembre del 2022, quando l’allora ministro della Giustizia ha chiesto formalmente scusa alla vittima. Ma il risarcimento non è ancora partito.
Solo la scorsa settimana, ma in Argentina, tre donne sono state uccise in un incendio doloso, dopo che un uomo ha lanciato una bottiglia Molotov a casa di due coppie lesbiche a Buenos Aires.
A 100 años de la despenalización de la homosexualidad el @Minsa_Peru no tiene mejor idea que incluir a las personas trans en la categoría de enfermedades mentales. Exigimos y no descansaremos hasta su derogaracion. pic.twitter.com/gKczZeq0OI
— Jheinser Pacaya 🏳️🌈 (@jheinserrr) May 14, 2024
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Tecnicamente le persone intersessuali possono essere omosessuali. Sarebbe omofobia anche questa, ma basta discriminazione sessuale. Il transgenderismo è presente e soverchiante intellettualmente come sempre, non capisco. È possibile una qualsiasi recita senza il minimo transgenderismo? Non credo sia vietato recitare in Perù. Non c'è da preoccuparsi.