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Perù, tribunale apre al matrimonio egualitario

Il Perù è uno dei pochi paesi del Sud America che ancora oggi non ha alcun riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso. Neanche le unioni civili.

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Un’alta corte del Perù ha stabilito che le coppie dello stesso sesso hanno il diritto di registrare legalmente i matrimoni contratti all’estero nei registri pubblici.

La sentenza, pubblicata venerdì (21 luglio) dalla Corte Superiore di Giustizia di Lima, ha disposto che il Registro Nazionale di Identificazione e Stato Civile (RENIEC) “proceda con la registrazione” di una cittadina lesbica peruviana che ha sposato la sua partner all’estero nel 2019.

La cittadina ha citato in giudizio RENIEC, che conserva i registri di nascita, matrimonio e divorzio del Perù, dopo che l’ufficio di registrazione si era rifiutato di mettere il suo matrimonio tra i registri pubblici, appellandosi ad un articolo del codice civile peruviano che definisce il matrimonio come un’unione volontaria tra un uomo e una donna.

Sebbene l’omosessualità sia legale da 100 anni, il Perù è uno dei pochi paesi del Sud America che ancora oggi non ha alcun riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso.

Il tribunale di Lima ha ora affermato che i diritti costituzionali della cittadina peruviana sono stati violati e ha dichiarato che l’articolo del codice civile peruviano del 1984 sulla famiglia, utilizzato per negare il riconoscimento legale delle relazioni tra coppie dello stesso sesso, sia a tutti gli effetti “inapplicabile”.

Verrà probabilmente presentato ricorso contro la sentenza, precisa Reuters, ma l’apertura del tribunale al matrimonio egualitario è una buona notizia per le coppie LGBTQIA+ del Paese. E c’è da dire che non è la prima volta che i tribunali del Paese si fanno sentire.

Nel 2017 un tribunale peruviano aveva ordinato al governo di iscrivere nel registro il matrimonio dell’attivista per i diritti LGBTQ+ Óscar Ugarteche e del suo compagno. Ma un altro tribunale revocò quell’ordine. Nel 2020, la corte costituzionale del Perù ha rifiutato il ricorso di Ugarteche per registrare il suo matrimonio presso RENIEC.

La deputata peruviana Susel Paredes e sua moglie, Gracia Aljovín, avevano citato in giudizio RENIEC per aver rifiutato la registrazione del loro matrimonio, che aveva avuto luogo a Miami, in Florida, nel 2016. La coppia di donne aveva cercato di far iscrivere la loro unione legale nel registro civile del Perù, ma l’ufficio aveva nuovamente rifiutato la loro richiesta. 3 anni dopo un tribunale locale ha affermato che le autorità dovrebbero trattare il matrimonio della coppia come qualsiasi altra unione. La sentenza sottolineò inoltre come il Perù non sia al passo di tanti altri paesi sudamericani che riconoscono i matrimoni tra persone dello stesso sesso o le unioni civili.

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è attualmente legale in Argentina, Brasile, Uruguay, Colombia, Cile ed Ecuador.

 

 

Immagine di copertina: frame dal video di AFP sulle manifestazioni con baci di protesta del 2015 in Perù.

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