Ha fatto rumore negli Usa l’attacco sconsiderato del conduttore radiofonico conservatore Rush Limbaugh, che ha criticato Pete Buttigieg, candidato democratico alla Casa Bianca, in quanto omosessuale. A detta di Rush, infatti, gli elettori americani non sarebbero ancora pronti ad “eleggere un uomo gay che bacia suo marito sul palco di un dibattito”. Persino Donald Trump ha difeso Buttigieg, ma l’ex sindaco di South Bend, che ha fatto anche la guerra in Afghanistan, non si è certo nascosto dietro il ciuffo fluo del tycoon.
Via CNN, Pete ha sottolineato come non accetti lezioni sul “valore della famiglia” da uno come Limbaugh, che ha avuto ben 4 mogli.
Beh, io adoro mio marito. Sono fedele a mio marito. Sul palco di solito ci abbracciamo e basta. Ma lo amo moltissimo e non accetto lezioni sui valori familiari da personaggi del calibro di Rush Limbaugh “.
Limbaugh ha infatti 4 matrimoni (e 3 divorzi) alle sue spalle. Il primo con Roxy Maxine McNeely (1977/1980), il secondo con Michelle Sixta (1983/1990), il terzo con Marta Fitzgerald (1994/2004) e il quarto con Kathryn Adams, sua attuale moglie sposata nel 2010, quando aveva poco più che 30 anni (e lui quasi 60). Non propriamente la persona più adatta per fare la ‘morale’ a chicchessia.
Il 38enne Pete ha vinto le primissime primarie in Iowa, davanti a Bernie Sanders, arrivando secondo in quelle successive che si sono tenute in New Hampshire. Il 22 febbraio toccherà poi al Nevada, il 29 alla Carolina del Sud. Poi il 3 marzo sarà il giorno del super martedì, che vedrà scendere in campo anche il miliardario Michael Bloomberg, con ben 15 Stati al voto, compresi California e Texas. Quel giorno si saprà molto, se non tutto, del futuro politico di Buttigieg in ottica Casa Bianca.
Per smentire poi ulteriormente quanto detto da Limbaugh, un sondaggio del maggio scorso portato avanti da Gallup ha rivelato che il 78% dei cittadini statunitensi non avrebbe problemi a votare un candidato gay, se “qualificato” per l’incarico.
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