"L’omosessualità è una condizione di infelicità che può essere reversibile": così Massimo Polledri, deputato della Lega Nord, nonché psichiatra, durante la trasmissione di Radio24 la Zanzara. "È una situazione di identità sessuale distonica – tenta di spiegare maldestramente l’esponente leghista -. Non è una malattia ma in quella situazione si può stare male e qualcuno si rivolge a uno psicologo: tre su dieci poi sono stati meglio, ne traggono beneficio". "Se i miei figli fossero gay non sarei contento – continua Polledri a Radio 24 – sarebbe come se mia figlia mi dicesse ‘mi faccio suora’ o ‘mi sposo con un marocchino’. Anzi – conclude – questo sarebbe uno dei peggiori casi che possano capitare".
"Con una sola dichiarazione l’onorevole Polledri è riuscito a fare l’en plein di omofobia, razzismo e misoginia, confermando quello che ho sempre pensato dei leghisti in questi anni", spiega la deputata del PD Paola Concia. "Al di là di tutte le operazioni di restyling, la vera essenza della lega è questa: un partito che quotidianamente cerca di riportarci all’età della pietra. Per questo motivo non mi sono mai fidata e continuo a non fidarmi di Maroni".
Le performance del deputato, del resto, sono note. Come quando disse alla collega democratica Ileana Argentin "Falla stare zitta quell’handicappata del cazzo!". un brutto episodio di razzismo. uno dei molti.
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