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Putin in Italia. Luxuria in piazza con le associazioni

Vladimir contro Vladimir. Mentre il capo di stato russo sarà a Trieste per una riunione col premier Letta, la ex deputata transgender sarà in piazza insieme alle associazioni gay per manifestare.

Putin in Italia. Luxuria in piazza con le associazioni - putin italia 1 - Gay.it
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Una bandiera arobaleno di 100 metri quadrati accoglierà Vladimir Putin a Trieste, prima del suo incontro col premier italiano Enrico Letta, martedì 26 novembre. E’ la promessa delle associazioni lgbt italiane che si preparano così ad accogliere il capo di stato russo in Italia per un vertice bilaterale col presidente del consiglio. Al suo seguito, Putin porterà 5 aerei, 50 macchine e ben 11 ministri. In piazza, invece, poco distante dai luoghi dell’incontro, scenderà un’altra Vladimir: Luxuria. La ex deputata manifesterà sulle note del “Lago dei Cigni” opera di uno dei più noti omosessuali russi, il compositore Cajkovskij, di cui verrà ricordata la figura insieme con un altro noto gay, Nureyev.

“Tra i 25 trattati e accordi che verranno siglati dai governi russo e italiano il 26 novembre prossimo nel capoluogo giuliano, vi sarà anche quello che inaugurerà l’anno del turismo italo-russo”, scrivono in una nota le associazioni. “Durante questo anno molti turisti italiani – tra i quali molte persone LGBTI, famiglie omogenitoriali con bambini e giornalisti – avranno la possibilità di visitare più facilmente il grande paese euroasiatico. L’ondata di violenza omofobia che sta attraversando il Paese dopo il varo, il 29 giugno scorso, della legge contro la “propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali” solleva, però, molte preoccupazioni riguardo la vaghezza della legge e la sicurezza dei turisti italiani LGBTI. Si teme molto anche che dopo le olimpiadi la situazione possa ulteriormente aggravarsi sia sotto il profilo giuridico, sia sotto quello sociale”.

Dopo l’incontro dello scorso agosto a Roma fra Emma Bonino e il ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov, del tutto ignorato dalla comunità gay italiana , questa sembra l’occasione per un riscatto delle associazioni e per manifestare a fianco dei gay russi, colpiti non solo da una legge omofoba che vieta loro di fare coming out in presenza di minorenni, ma anche dal diffondersi sul territorio di gruppi neonazisti che adescano uomini e ragazzi gay su siti di incontri per poi torturarli e umiliarli .

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