Il numero di persone che si identificano come lesbiche, gay o bisessuali nel Regno Unito ha raggiunto un picco storico.
I dati pubblicati dall’Office for National Statistics (ONS), legati all’anno 2018, mostrano come le persone LGB (escluse dalla rivelazione le persone transgender) rappresentino ora più di una persona su 50 nel Regno Unito, con circa 1,2 milioni di persone sopra i 16 anni identificatesi come tali.
Nel 2014 solo l’1,6% della popolazione si era identificata come LGB, rispetto al 2,3% del 2018. Boom tra i giovani di età compresa tra 16 e 24 anni, con più di uno su 25 (4,4%) dichiaratamente e serenamente omosessuale. Secondo ONS, le persone meno propense a identificarsi come LGB sono solitamente le più anziane. Gli uomini hanno invece maggiori probabilità di identificarsi come LGB rispetto alle donne. Un uomo su 40 (2,5%) lo ha fatto, rispetto a una donna su 50 (2%). Più facile identificarsi come LGB in città come Londra (2.8%) rispetto a chi vive nel Nord Est del Regno Unito (1.8%). Dati che sembrano solo apparentemente limitati, per non dire bassi, rispetto a quel ‘10% di popolazione LGBT globale’ stimata negli anni ’50 dal celebre rapporto Kinsey. Ma anche negli Usa, come dimenticarlo, nel 2016 il numero di persone che si è dichiarato Lgbt si era fermato al 4,1% dell’intera popolazione.
Laura Russell, direttrice delle campagne, della strategia e della ricerca dell’organizzazione benefica LGBTQ Stonewall, ha dichiarato a The Independent che la crescita dei numeri nel Regno Unito ha mostrato i “progressi che stiamo facendo verso l’uguaglianza“, rimarcando inoltre come queste non siano cifre “del tutto accurata“. E il motivo è assai semplice.
Non viviamo ancora in una società sicura ed equa per le persone LGBT. Recenti statistiche hanno dimostrato che i crimini di odio contro le persone LGB sono aumentati del 25% solo nell’ultimo anno e sono ancora più elevati per le persone trans. Se vogliamo vivere in un mondo in cui tutti sono accettati senza eccezioni, abbiamo bisogno che ogni persona che crede nell’uguaglianza si alzi in piedi per sostenere i propri amici LGBT, la famiglia e la comunità in generale.
Lo studio britannico ha infine rivelato che oltre i due terzi (68,7%) delle persone identificate come LGB si sono dichiarate single, cioè mai sposate e/o unite civilmente. Sophie Sanders, a capo della Divisione delle statistiche demografiche dell’ONS, ha spiegato che questa cifra riflette “i mutevoli atteggiamenti della popolazione in generale nei confronti del matrimonio”, e soprattutto il fatto che unioni civili e nozze sono disponibili solo da pochi anni per le coppie dello stesso sesso.
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CON I MESSAGGI CHE SIAMO SESSUALMENTE IDENTIFICABILI A SECONDA DELL'UOMORE, CERTO CHE AUMENTANO.