“Qui non devi più mettere piede. Te lo abbiamo fatto capire in tutti i modi. Stai lontano da Archi, sei pure ricchione”: la vittima è Klaus Davi, il carnefice è il cognato di un boss della malavita calabrese.
L’episodio, secondo quanto si è appreso, è accaduto davanti a numerosi clienti di un bar della periferia di Reggio Calabria: Klaus Davi, giornalista e massmediologo impegnato negli ultimi tempi in reportage sui personaggi che gravitano nelle cosche più agguerrite della ‘ndrangheta, è stato minacciato e apostrofato in malo modo dal cognato di uno dei boss – Paolo Rosario De Stefano – della malavita calabrese, proprietario del bar in questione.
Tre agenti della polizia, chiamata dallo stesso Davi dopo insulti e minacce provenienti da una terza persona, hanno assistito personalmente a parte della scena: i vertici della Questura reggina hanno confermato che sono in corso degli accertamenti. Sembra siano stati sentiti il titolare e il presunto terzo aggressore, altri verranno ascoltati a breve. Sono state sequestrate le immagini del locale e nei prossimi giorni si saprà se la Procura di Reggio Calabria, che per il momento non intende rilasciare comunicazioni ufficiali, aprirà un’indagine vera e propria. Alla vittima, comunque, è stata rinnovata la vigilanza, già disposta per i suoi spostamenti in Calabria.
Il tutto, tra l’altro, a poche ore dalle dichiarazioni del ministro dell’Interno Marco Minniti: “In Italia non devono esserci zone franche della malavita”.
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