Le consigliere della regione Lazio del Pd, Michela Di Biase e Marta Leonori, hanno presentato nella giornata di ieri una proposta di legge contro l’omofobia. Una seconda proposta, dopo quella presentata nell’aprile scorso da Marta Bonafoni (Civica Zingaretti), Gino De Paolis e Gianluca Quadrana, Marta Leonori (Pd), Daniele Ognibene (Leu) e Alessandro Capriccioli (+Europa).
“Norme per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, si intitola la proposta, che andrebbe a colmare un vuoto normativo nell’ordinamento italiano. “Il Consiglio d’Europa è più volte intervenuto per promuovere azioni tese a realizzare il rispetto e il pieno godimento dei diritti umani da parte delle persone Lgbti”, ha ricordato Michela Di Biase. “La Commissione dei Diritti Umani dell’Onu ha adottato, ormai otto anni fa, una risoluzione che condanna la violazione dei diritti umani delle persone Lgbti. Nonostante ciò, il nostro Paese è ancora indietro rispetto a una legge che contrasti e condanni violenze determinate dall’orientamento sessuale. Nel Lazio, in particolare, secondo i dati diffusi, esiste un allarme concreto di omofobia e in molti casi si tratta di violenze e abusi perpetrati all’interno del nucleo familiare di provenienza. Ciò vuol dire che sul tema dei diritti c’è ancora tanta strada da fare e le Istituzioni non possono restare indifferenti ma devono rispondere con una proposta alternativa che miri soprattutto alla prevenzione di questo tipo di discriminazione”.
Tra le azioni previste progetti e interventi volti a favorire la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere attraverso programmi di carattere culturale, sociale, sportivo ed educativo, campagne di informazione e sensibilizzazione – anche per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale – rivolte in particolare agli studenti della scuola secondaria e al personale scolastico, politiche attive del lavoro per favorire l’integrazione sociale e lavorativa, formazione, aggiornamento e sensibilizzazione del personale del Servizio Sanitario Regionale, dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari regionali, delle aziende sanitarie locali.
Il testo prevede, inoltre, l’istituzione della ‘Giornata regionale contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere’ e quella di un ‘Osservatorio regionale contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o di identità di genere’, con il compito di raccogliere dati e monitorare i fenomeni legati alla discriminazione e alla violenza motivate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere e attuare azioni di sensibilizzazione, formazione e ricerca contro l’omotransfobia, volte a tutte le fasce della popolazione. La proposta di legge presentata passerà ora all’esame della Commissione regionale di competenza.
Una proposta, ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center e Gay Help Line 800 713 713, “definita sulla base di una legge da noi fornita a tutti i gruppi consiliari, che abbiamo elaborato da esperienze internazionali di altre leggi e sulla esperienza degli oltre 240 mila contatti che il nostro servizio di Gay Help Line ha ricevuto negli ultimi 12 anni, che costituiscono la casistica più ampia dell’omofobia in Italia. Ci auguriamo che anche altri gruppi politici presenteranno e sosteranno questo tipo di proposta e che l’approvino al più presto”.
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