Il prossimo 27 luglio si terrà il Rimini Summer Pride, anticipato dall’ormai solita ridicola processione di riparazione. Ma non è tutto. Marco Fiori, 47enne capogruppo leghista in consiglio comunale a Santarcangelo, ha infatti tuonato contro la manifestazione, da lui definita “completamente inutile ed anacronistica se non addirittura ridicola”.
Siamo nel terzo millennio, gay e lesbiche non sono assolutamente e innaturalmente discriminati tutt’altro, non mi risultano negli accadimenti quotidiani, linciaggi o denigrazione ai loro danni.
Al signor Fiori consigliamo di leggere Gay.it, visto il bollettino omofobo quasi quotidiano che siamo costretti a pubblicare, causa insulti e pestaggi da nord a sud del Paese. Una realtà parallela semplicemente inesistente, quella raccontata da codesti signori, che fingono di vivere in un’Italia accogliente e pacifica, nei confronti della comunità LGBT.
Oramai il gay pride altro non è che una pseudo kermesse carnevalesca utile soltanto alle fazioni di sinistra per mettersi in mostra e poter denigrare, per non dire offendere e calunniare, il ministro Salvini ed i leghisti. Pertanto mi auguro che quest’anno il mio comune di appartenenza abbia il buon gusto di non patrocinare questa carnevalata e di destinare la cifra alle persone bisognose di Santarcangelo a meno che la nostra amministrazione non sia incline a finanziare chi dileggia gli avversari politici e chi osanna il cattivo gusto.
Carnevalata, la definisce Marco Fiori, dimenticando evidentemente tutte quelle comiche e demenziali reunion leghiste che ogni anno prendono vita a Pontida, con esagitati mascherati da vichinghi, con barba verde, corna, scudi crociati, spade di plastica e quant’altro, inneggiando alla discriminazione. A ognuno le sue ‘manifestazioni’. Noi, ovviamente, ci teniamo stretti i nostri Pride.
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Prima gli italiani? ovviamente gay esclusi! La lega mi fa schifo!