Mentre alla Camera dei Deputati ha preso forma la discussione generale sulla legge contro l’omotransfobia e la misoginia, un’altra aggressione omofoba ha preso forma a Roma, zona Casilino, come riportato da IlMessaggero.
Un 31enne è stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente venerdì pomeriggio, vicino la stazione di Torre Angela.
“Ero in strada, quando sono stato circondato da alcune persone”, ha confessato il giovane. “Hanno iniziato ad offendermi a sfondo omofobo. Mi hanno detto che ero un brutto gay e che non dovevo girare per strada. Hanno iniziato a toccarmi in modo minaccioso. Ho capito che sarebbe finita male. Ho cercato di fuggire ma non ce l’ho fatta. Loro mi hanno circondato. Si sono fatti sempre più vicini. Poi mi hanno aggredito. Mi hanno picchiato a pugni fino a quando non sono caduto in terra“.
Erano in 5 contro uno. Una volta pestato, gli hanno anche rubato lo smartphone. Ad aiutare il ragazzo dei passanti, che hanno immediatamente chiamato il 118. Trasportato al policlinico Casilino in codice rosso, è poi tornato a casa con 20 giorni di prognosi, ferite multiple e la frattura del setto nasale.
Solo pochi minuti fa la deputata di Forza Italia Annamaria Calabria, direttamente dalla Camera, ha ribadito che NO, in Italia NON c’è un allarme omotransfobia.
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