Rupert Everett ha recentemente condiviso la propria opinione sull’eterno dibattito relativo agli “attori etero che interpretano ruoli gay“. Intervistato da Piers Morgan, l’ex Dellamorte Dellamore ha confessato l’unico ruolo gay che avrebbe voluto interpretare sul grande schermo.
“È stato abbastanza frustrante. Ero frustrato, ricordo di essere andato a vedere Colin Firth in A Single Man di Tom Ford e ho pensato: ‘Beh, grazie, Colin. Questa è la fine della mia carriera. Perché sai, quel ruolo avrebbe dovuto davvero essere mio”.
La strepitosa performance di Firth nei panni di un professore gay in lutto per la morte del suo amante gli è valsa una nomination agli Oscar come miglior attore protagonista e decine di altri riconoscimenti, compresa una Coppa Volpi alla Mostra del CInema di Venezia. Ma Everett è convinto che non tutti i ruoli gay debbano essere interpretati da attori dichiaratamente gay, anzi. Però c’è un problema.
“Ci sono molti esempi di fantastici attori etero che interpretano grandi ruoli gay. Poi ce ne sono altri molto meno buoni, e penso che la domanda da porsi sia: ‘Perché gli attori gay non possono interpretare ruoli etero?'”. “Quando ho avuto il mio grande momento hollywoodiano, è stato frustrante dover interpretare sempre e solo il migliore amico gay, a quel punto è stato molto difficile uscirne. Sapevo che dovevo provare ad interpretare qualcos’altro oltre a quel ruolo”. “Ma sentivo che era più o meno impossibile. Non penso che gli attori gay dovrebbero interpretare solo i ruoli gay. Ma anche gli attori gay dovrebbero essere in grado di interpretare i ruoli etero”.
Everett ha poi parlato dei ruoli trans che Hollywood ha finalmente iniziato a far interpretare solo e soltanto ad attori trans*. A detta del divo, fu sbagliato scagliarsi contro Scarlett Johansson, costretta a ritirarsi dall’interpretare una persona trans in Rub & Tug nel 2018. “La gente dimentica che Hollywood è un business“, ha sottolineato il divo inglese. “Quindi, ad esempio, quando a Scarlett Johansson è stato impedito di interpretare un ruolo trans, semplicemente non c’era un’attrice trans a quel punto abbastanza famosa e importante da sostenere un film da 50-60 milioni di dollari. Quello fu un errore della comunità trans, perché probabilmente c’erano molti altri ruoli trans nel film che sarebbero stati interpretati da attrici trans e Scarlett Johansson non avrebbe fatto un ritratto transfobico“.
Che Rupert Everett possa avere ragione?
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