Da pochi giorni 35enne, Scarlett Johansson punta agli Oscar 2020 grazie a due film particolarmente apprezzati, ovvero JoJo Rabbit e soprattutto il meraviglioso Storia di un matrimonio di Noah Baumbach, in cui la Vedova Nera Marvel non è mai stata tanto brava.
Eppure lo scorso anno Scarlett ha pesantemente rischiato di deragliare, in ambito comunicativo, dopo aver annunciato la propria partecipazione al film Rub and Tug, in cui avrebbe interpretato Dante “Tex” Gill, uomo transgender. Apriti cielo. Le associazioni LGBT hanno gridato al boicottaggio, chiedendo ad Hollywood di smetterla di utilizzare attori cisgender per ruoli transgender, e lei, Scarlett, ha inizialmente provato a difendere la propria scelta, facendo notare casi recitativi precedentemente mai criticati, vedi Jeffrey Tambor, Jared Leto e Felicity Huffman. Ma i tempi sono cambiati, fortunatamente, e la stessa Johansson ha ora ammesso di aver sbagliato a non comprenderlo, dalle pagine di Vanity Fair.
Col senno di poi, ho gestito male quella situazione. Non ero sensibile all’argomento. Non ero del tutto consapevole, non avevo capito cosa la comunità trans provasse nei confronti di quei tre attori da me citati, e come si sentisse in generale riguardo agli attori cisgende che interpretano attori transgender. Non ero a conoscenza di quella polemica, non mi ero informata. Quindi ho imparato molto da tutto questo. L’avevo giudicato erroneamente. È stato un momento difficile. Mi sono ritrovata in un vortice. Mi sono sentita terribilmente. Capire di essere un po’ sordi, nei confronti di qualcosa, non è una bella sensazione.
Nel luglio scorso Scarlett alimentò ulteriori polemiche, dicendo che avrebbe potuto interpretare qualsiasi cosa, persona o animale, “perché questo è il mio lavoro”. Criticata, provò successivamente a spiegarsi, sottolineando come “in un mondo ideale qualsiasi attore dovrebbe essere in grado di interpretare qualcuno, perché l’Arte dovrebbe essere immune a qualsiasi questione politica”. Ora, dopo un anno e l’abbandono al film, il chiarimento definitivo.
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