Lorenzo Donnoli è uno dei promotori del movimento delle “Sardine”, dichiaratamente omosessuale e con la sindrome di Asperger. Ad Amici di Maria, pochi mesi fa, raccolse consensi per il suo messaggio contro l’omotransfobia e in favore dell’inclusione.
Oggi, via social, Lorenzo ha rivelato di essere stato vittima di omofobia.
“Ieri sono arrivato al lavoro in lieve anticipo e mentre andavo a cambiarmi mi becco una scena oscena“, scrive Donnoli su Instagram. “Un ragazzo (purtroppo da specificare: con un background dal subcontinente indiano) chiede gentilmente di sedersi ad un uomo italiano sulla 50ina, seduto in solitudine su panchina da 4 posti. La risposta è incivile e fuori luogo, accompagnata da scuse ridicole come ‘‘dopo arrivano i miei amici’’ e ad offese pesanti ‘’stronzo, pezzo di merda, te ne devi andare’’ e via dicendo. È la panchina davanti a dove lavoriamo, nel centro di un parco inclusivo fra colleghi con diversi tipi di nazionalità e disabilità, e gli ho detto che non stesse a lui decidere chi possa sedersi sulla panchina di un parco pubblico. E che oltre ad essere un razzista era pure un gran maleducato. Sul momento, stizzito, fa per andarsene“.
Ma il 50enne ci ripensa, torna indietro e aggredisce Lorenzo.
Tempo 5 minuti lo vedo tornare in bicicletta in tutta fretta (ero al telefono per una questione di lavoro nei minuti prima del turno) e il tizio in questione è tornato per urlarmi deliri di ogni tipo, fra cui ‘’frocio di merda’’ avvicinandosi fisicamente con fare aggressivo e l’intenzione chiara di picchiarmi. Sono intervenute alcune colleghe fortunatamente, capendo che stava per menarmi, che come vari clienti avevano assistito al teatrino violento di questa ‘’persona’’, e mi sono rinchiuso all’interno (e ha continuato a darmi addosso anche costretto all’esterno…).
“Non è cafonaggine e non è libertà questa: essere liberi di insultare e picchiare qualcuno solo perché libero, lui/lei sì, di amare non è libertà”, sottolinea Donnoli. “È un reato, che da troppi anni non è legge in Italia, nell’imbarazzo dell’Europa. O meglio dovrebbe già esserlo, quando inizierà una reale stagione dei diritti in questo paese? Educando contro il bullismo nelle scuole e nelle famiglie, sostenendo i centri anti violenza. Con una legge di contrasto alla violenza omotransfobica, con una legge che introduca il matrimonio egualitario e le adozioni anche per le persone Lgbt. Ci vuole uguaglianza. E rispetto“.
“A Lorenzo, che si batte instancabilmente per i diritti e che ho avuto il piacere di conoscere nei mesi scorsi, mando un abbraccio grandissimo“, ha scritto Alessandro Zan, relatore Pd della legge contro l’omotransfobia e la misoginia. “Ma, soprattutto, voglio ringraziarlo, perché ha avuto il coraggio di denunciare pubblicamente l’ennesimo episodio di omofobia, cosa che quasi mai accade. Lo Stato deve far capire da che parte sta. Questa spirale di odio va fermata. Chi blatera di eterofobia, si chieda quante volte ha sentito “frocio di merda” e quante volte “etero di merda”“.
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