L’esercizio contro le discriminazioni in una scuola di Warrington ha scatenato le polemiche.
Doveva essere un esercizio contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale, ma in molti non l’hanno pensata allo stesso modo. E’ così che un semplice compito è stato interpretato come una costrizione fuori luogo da parte della maestra ai bambini. E mentre qualcuno ha semplicemente proposto di “posticipare” gli insegnamenti sull’identità sessuale agli alunni più grandi, altri hanno già parlato di “propaganda sessuale satanica“.
L’esercizio chiedeva ai bambini di scrivere una lettera a una persona immaginaria dello stesso sesso e descrivere all’interno i propri sentimenti. Il progetto della Bewsey Lodge Primary School è stato scoperto dalla BBC che ha diffuso l’idea anche sui social. Attraverso l’emittente, si è così scoperto che il progetto prevedeva poi di fingersi un fantomatico Principe Herny, e di convincere un ragazzo immaginario, Thomas, a sposarlo.
Da progetto contro le diversità agli attacchi
La direttrice dell’istituto ha subito difeso l’idea della maestra elementare, sottolineando che era un esercizio per accettare anche le coppie dello sesso sesso. Molte associazioni anti-LGBT invece si sono scagliate contro il metodo d’insegnamento. David Kurten, deputato del partito inglese UKIP, ha affermato che “l’indottrinamento generale dei bambini all’ideologia LGBT è inappropriata“. Lo stesso, aveva spiegato in passato che l’omosessualità è il risultato di abusi sessuali.
Anche attraverso i social, i commenti sono per lo più di natura omofoba o comunque contraria all’esercizio volto a educare i bambini al rispetto verso tutti. Alle critiche ha invece risposto la preside, Emma Wright: “Noi insegniamo l’amore in tutte le sue forme e dimensioni. Quello che stiamo cercando di insegnare è che i bambini che poi ci lasceranno avranno abbastanza informazioni per fare le loro scelte. Bambini che possono guardare ad altre situazioni personali e dire: Questo è differente rispetto la mia vita o di quello che provo o penso. Ma va bene uguale“.
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