Domani il DDL Zan potrebbe essere finalmente calendarizzato in commissione giustizia al Senato, dopo settimane di polemiche e rinvii a getto continuo voluti e ottenuti dal presidente Ostellari. La Lega tiene in ostaggio la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, per quanto la maggioranza degli italiani sia favorevole alla sua approvazione, come certificato nei giorni scorsi con un sondaggio ad hoc.
Il mondo dello spettacolo si è mobilitato affinché i senatori calendarizzini e approvino la legge, come già avvenuto alla Camera, ma anche dalla ‘semplice’ società civile continuano ad alzarzi voci favorevoli al DDL. L’ultima, pubblicata da FanPage, è quella di un 15enne, studente del Liceo Scientifico F.Ribezzo di Francavilla Fontana (BR), che ha voluto scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella “per porre alla sua attenzione temi attuali come il lavoro, la discriminazione di genere (chiedendogli di fare un appello affinché sia approvato al più presto il ddl Zan)”.
“L’articolo 3 della Costituzione, il mio preferito, stabilisce l’assoluto valore di ogni forma di diversità[…]”, scrive il giovane al Capo dello Stato.
Questo articolo è a parer mio, Presidente Mattarella, denso di significato e carico di “responsabilità”comune. Si evince infatti come sia compito della Res publica, ossia della “cosa pubblica”, quindi non solo dello Stato ma di tutti noi come cittadini, mettere in atto ogni giorno, nella nostra quotidianità, questi principi di uguaglianza, che oggi credi sia intaccata da alcuni problemi tra cui l’omofobia, un fenomeno davvero grave, non solo per tutti coloro che ne sono vittima quotidianamente o che vivono ogni giorno con la paura di essere insultati, picchiati o persino uccisi, ma per l’intera società. Ritengo, infatti, essendo uomini e donne del XXI secolo, che l’omotransfobia, la misandria e la misoginia che ancora persiste ai giorni nostri, non fanno altro che ledere l’immagine di una nazione “evoluta” come la nostra. La violenza non è mai giustificata o giustificabile, sia ai danni di una donna che di un uomo, che di un omosessuale, di una persona di colore o anche di un semplice animale domestico. Necessitiamo al più presto di una legge che tuteli le persone appartenenti alla cosiddetta comunità LGBTQ+ ed è per questo, Presidente, che mi rivolgo a lei affinché faccia un appello per velocizzare i tempi di approvazione del ddl Zan, per il bene della società, per il bene di tutta la gente che viene sottoposta a continue discriminazioni e per tutti quei genitori che amano i propri figli per quello che sono e non devono vivere nella perenne paura che sia fatto loro del male.
Il 17 maggio del 2020, va ricordato, Mattarella si spese in prima persona nel celebrare la giornata internazionale contro l’omotransfobia, sottolineando come “le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale”.
“È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive“, scrisse il presidente della Repubblica. “Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri“.
Passato un anno, il DDL Zan è ancora fermo al Senato.
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Oggi un mio nipotino e' tornato dopo settimane, e tra roblox, minecraft e una canzone giapponese di 1 ora è mezza che non riesco a togliermi dal cervello, mi ha mostrato come si diverte ultimamente: 2 video... 1 su Renzi, Salvini e altri personaggi di spicco, il secondo Giorgia Meloni sono italiana... lo guardano tutti i suoi amici... ha 12 anni.... nessuno gli ha detto nulla... te pensa come siamo messi se ancora andiamo avanti e gia' i dodicenni hanno capito quasi tutto (canzone giapponese esclusa) :-)