Come tutti sappiamo, Madonna non è estranea alle polemiche. Anzi, è la prima a fomentarle per ottenere ciò che vuole.
Da quando la “Queen of Pop” ha iniziato la sua carriera, nel 1982, è stata criticata – e lodata – per aver affrontato seri problemi nella sua arte, in particolare nei video di “Like a Prayer” e “American Life”, tra i più controversi che abbia realizzato.
Pochi giorni fa, però, Madonna ha alzanto ultiormente l’asticella: nel suo ultimo video “God Control”, terzo estratto dal suo nuovo e acclamato album “Madame X”, si è scagliata contro l’abuso di armi ricreando la famosa strage al Pulse di Orlando.
“God Control”, diretto da Jonas Akerlund: la violenza che diventa arte
Il video, diretto dal grandioso Jonas Åkerlund, è molto chiaro. É violento, può risultare traumatico, infatti c’è un chiaro disclaimer prima che le immagini comincino.
Un video che ha ammassato 3 milioni di views in 3 giorni (è un ottimo risultato per un’artista come Madonna) e che ha fatto discutere, ovviamente, ma che è stato altrettanto elogiato.
Ma il rischio comporta conseguenze, e sicuramente qualcuno che non apprezza, o non capisce il tuo messaggio, e come l’hai veicolato c’è.
Una di loro è Patience Carter, una sopravvissuta della strage del Pulse, che ha detto che era “davvero difficile da guardare”.
Le parole di Patience Carter, sopravvissuta alla strage del Pulse di Orlando
Patience Carter ha dichiarato a TMZ: “Ho capito cosa (Madonna) stava cercando di fare per sensibilizzare sul tema del controllo delle armi, ma non penso fosse il modo giusto per farlo.
Per una come me che ha effettivamente visto quelle immagini, vederle di nuovo ‘drammatizzate’ per fare visualizzazioni su YouTube, beh, mi è sembrato davvero insensibile.
É stato come rivivere tutto da capo. E anche se il dolore si sta affievolendo e stiamo provando a guarire, guardando questo video tutto può crollare “.
Brandon Wolf, altro sopravvissuto del Pulse: “Non ha ricordato le nostre vittime”
Un altro sopravvissuto, Brandon Wolf – un esplicito sostenitore del controllo delle armi e dei diritti LGBTQI – ha detto che apprezza il fatto che l’arte possa essere argomento di conversazione per problemi che si verificano nella società.
Tuttavia, ha aggiunto: “Quello che non apprezzo è che non ha menzionato che è stato il Pulse a ispirare questo video, così come non ha celebrato o ricordato le 49 persone morte per questa sua ispirazione artistica “.
L’arte dev’essere anche ‘shock’ per farsi sentire
Madonna è un’artista e l’arte non è sempre “sensibile”, per quanto chi la pratica sia fortemente coinvolto nella tematica che tratta.
Per ottenere un forte riscontro, scuotere le messe, farsi sentire e venire notati bisogna fare rumore. Creare qualcosa che sia così sconvolgente da lasciarti senza parole, con tante domande.
Con domande ma anche voglia di cambiare. Soprattutto per quanto riguarda certe tematiche.
Madonna avrà dimenticato di citare le 49 persone morte al Pulse, ma non l’ha fatto sicuramente intenzionalmente, anche perché a fine del suo discusso video c’è un resoconto delle vittime da armi da fuoco.
Probabilmente Patience, Brandon e chi ha affrontato quella orribile tragedia non avrebbero dovuto guardare il video a prescindere, perché anche se avesse materialmente inserito il nome di tutte e 49 le vittime per loro sarebbe stato ugualmente traumatico.
Per riuscire a convivere con vicende del genere ci vuole tanto, tanto, tempo però nel mentre è giusto che chi può combatta.
E ognuno ha il proprio modo per farlo.
Il vero scopo di “God Control”
In “God Control”, seppure il massacro del Pulse sia usato come ispirazione primaria, lo scopo ultimo non era drammatizzare quella singola, specifica vicenda.
Lo scopo della canzone-manifesto di Madonna è più “alto”: prendere spunti da fatti realmente accaduti per parlare di TUTTE LE VITTIME, anche di altre stragi con storie similari.
“Madame X” si è probabilmente ispirata alla strage del Pulse proprio perché profondamente sentita da tutta la comunità LGBTQI, alla quale sappiamo quanto sia legata, così da far risuonare il suo messaggio ancora più forte e chiaro.
Siamo vicini a Patience, a Brandon e a tutti i ragazzi/e che hanno dovuto assistere all’assurdità di una morte così brutale, casuale e arbitraria, però il compito di artisti come Madonna è proprio quello di guidarci, con forza se necessario, per far sentire la nostra voce.
Per far sentire il nostro sconcerto, il nostro dolore e il nostro bisogno di profondo cambiamento. Di liberazione da questa spirale d’odio.
E speriamo che prima o poi, superato lo shock, possano capire e apprezzare il messaggio che Madonna ha voluto imprimere in “God Control”, uno dei migliori video degli ultimi anni.
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