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Stranizza d’amuri di Beppe Fiorello, in estate via alle riprese per il film sul Delitto di Giarre

“Mi sono affidato alla mia immaginazione per restituire al pubblico la memoria di quei due ragazzi che hanno pagato un prezzo troppo alto per essersi amati”.

Stranizza d'amuri di Beppe Fiorello, in estate via alle riprese per il film sul Delitto di Giarre - Stranizza damuri di Beppe Fiorello copia - Gay.it
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Inizieranno a fine estate le riprese del primo film da regista di Giuseppe Fiorello, Stranizza d’Amuri, come rivelato dall’Ansa. Film di cui abbiamo già parlato, prodotto da Iblafilm e Pepito Produzioni con Rai Cinema, perché liberamente ispirato ad un fatto di cronaca mai dimenticato..

Un fatto di cronaca avvenuto esattamente 40 anni fa, e passato alla storia come il Delitto di Giarre. Era l’ottobre del 1980, in provincia di Catania. Il 25enne Giorgio Agatino Giammona e il 15enne Antonio Galatola furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola. Tutti li conoscevano in paese come «i ziti» (“i fidanzati”). Pochi giorni dopo il ritrovamento dei due corpi venne arrestato un nipote di Antonio, all’epoca dei fatti 12enne, Francesco Messina. Inizialmente, il ragazzino sostenne che i mandanti fossero proprio i due fidanzati, e che se non avesse sparato lo avrebbero ucciso. In un secondo interrogatorio, Messina raccontò di essere stato minacciato dai Carabinieri stessi: se non avesse confessato, avrebbero fatto arrestare il nonno. Passati quasi 40 anni, il Delitto di Giarre rimane un mistero irrisolto. Sebbene non si sia mai arrivati all’individuazione di un vero colpevole, le piste investigative portarono sempre al 13enne Messina, a quanto pare incaricato di uccidere i due dalle loro stesse famiglie, e pare con il benestare dei due giovani, convinti che non avrebbero mai potuto vivere serenamente la loro vita di coppia. Era l’Italia dei primi anni ’80, con l’opinione pubblica di fatto costretta a riconoscere l’esistenza di un problema di discriminazione contro gli omosessuali.

Fiorello, all’Ansa, ha dichiarato: “Ho aspettato molti anni prima di decidere, ho sempre avuto rispetto e timore per un mestiere così complicato, difficile e sono molto emozionato soprattutto per la storia che ho deciso di raccontare. Da anni seguo con interesse un delitto accaduto in provincia di Catania alla fine degli anni ’70 e per anni ho pensato che quella storia di un amore senza tempo, mai consumato e per sempre ricordato dovesse diventare un racconto. Mi sono affidato alla mia immaginazione per restituire al pubblico la memoria di quei due ragazzi che hanno pagato un prezzo troppo alto per essersi amati“.

Giuseppe Fiorello è anche sceneggiatore insieme a Carlo Sala, Andrea Cedrola e con la collaborazione di Josella Porto. Ancora tutto tace in relazione al cast.

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