Se sei omosessuali, un disabile, soffri di obesità e sei autistico, sappi che TikTok limiterà i tuoi post. E’ quanto ha rilevato il sito Netzpolitik.org, secondo il quale il nuovo social dedicato ai giovani limiterebbe la diffusione di alcuni contenuti con dei temi specifici che sono appunto l’omosessualità, le disabilità, o chi è sovrappeso o soffre di autismo. Ma la motivazione di questa limitazione non è discriminante, ma tutto il contrario. Difatti, il sistema individua quelle persone che potrebbe essere vittime di bullismo e previene derisioni, insulti o minacce limitando la diffusione di un post.
Nonostante la nobiltà del gesto, la direzione di TikTok ha già annunciato che il sistema cambierà presto, per permettere a tutti di avere la stessa diffusione dei propri post, ma sempre contribuendo a impedire atti di cyberbullismo.
Come funziona la limitazione imposta da TikTok?
TikTok prevede due fasi per impedire episodi di derisione e di bullismo sulla sua piattaforma. Il primo prevede che i contenuti condivisi da un utente non verranno mostrati a persone che abitano nello stesso Paese. In questo modo, si dovrebbe evitare che una persona con una delle “categorie considerate a rischio” diventi una vittima di bullismo. La seconda fase si chiama Auto R. Questa funzione prevede che dopo un numero massimo imposto di visualizzazioni, il contenuto non sarà più disponibile in rete. Insomma, scomparirà dalla bacheca e nessuno potrà più vederlo.
La prevenzione però ha un lato negativo: i contenuti di questi utenti avranno meno interazioni rispetto agli altri. E per chi intende condividere un suo video per ottenere interazioni, questa tecnologia gli impedirebbe di ricevere il merito che gli spetta. Anche per questo motivo, è prevista una modifica alla strategia iniziale, in modo da dare le stesse possibilità a tutti gli utenti di TikTok.
Purtroppo, i termini che sono stati inseriti nella “lista nera” della prevenzione comprendono anche la semplice e innocua sigla LGBT, così come fat (grasso) o autism (autismo).