"Un paio di anni fa ho iniziato un percorso di analisi. Da tempo non
stavo bene, e avevo capito di dover riprendere in mano una serie di cose". Parola di Tiziano Ferro che si racconta su Vanity Fair, nel numero in edicola domani che pubblica la sua intervista come storia di copertina. "Dal forzato esilio lontano da amici e famiglia alla relazione col mio lavoro, al rapporto contrastato con l`omosessualità. Così, dopo due anni di duro lavoro su me stesso – ha dichiarato il cantante – sono arrivato a una conclusione: volevo vivere meglio".
Nell’intervista a Vanity Fair’ spiega come ci è riuscito, perché ha scelto di rendere pubblico questo percorso attraverso un libro, e che cosa sogna per il suo futuro. "Che cosa succedera’ dopo?", chiede Tiziano Ferro intendendo cosa succederà dopo l’intervista. Poi, si risponde da solo: "Niente sarà più come prima". "Mi voglio innamorare di un uomo".
"Le voci ricorrenti sulla mia omosessualità mi facevano una tale rabbia, non perchè non volessi passare per gay, ma perchè la verità è che un fidanzato avrei voluto avercelo. E invece, non avevo nessuno. Perché avrei dovuto vivere una doppia vita e io non ne sono capace. Mi da fastidio quando si parla di accettazione dell’omosessualità. Io, semmai, sogno la condivisione. Una famiglia che accetti le mie scelte non mi basta, voglio che la viva insieme a me. E lo stesso vale per i miei amici".
Ferro ha anche deciso di raccontare la sua vita nel libro Trent’anni e una chiacchierata con papà (in libreria dal 20 ottobre) in cui ha raccolto i suoi diari dal 1995 al 2010 per fare un regalo a chi gli vuole bene, ma soprattutto a se stesso: vivere felice. E concedersi la pace e l’amore a lungo negati. Le voci sulla sua omosessualità erano iniziate a circolare da quando Platinette, in diretta a Radio Deejay, aveva fatto l’outing del cantante aggiungendo anche la sua passione per gli orsetti.
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