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Torino, ragazzo picchiato perché gay: presidio e primi arresti a una settimana dall’aggressione

Dopo il presidio di domenica a Torino, la Forze dell’Ordine hanno arrestato due ragazzi per l’aggressione omofoba avvenuta sabato scorso a San Salvario.

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2 min. di lettura

Una clavicola e un piede fratturati: Marco mostra le ferite riportate dalla violenta aggressione omofoba che ha subìto nel quartiere San Salvario, a Torino. A una settimana dal fatto, il ragazzo 19enne ha voluto partecipare al presidio organizzato da Arcigay, Città di Torino e Circoscrizione 8 presso la Casa del Quartiere di San Salvario. Non distante da dove si è verificata l’aggressione.

Quanto accaduto è purtroppo solo uno dei tanti episodi. Non sentirne parlare vorrebbe dire vivere in un mondo migliore, ma raccontarli aiuta a far sì che non capitino più“. Queste le parole di Marco, che ha dovuto rinunciare anche alla vacanza con gli amici delle superiori per le lesioni riportate.Allevia il dolore, fisico e non solo” ha spiegato, ringraziando tutti i presenti, perché lo aiuterà ad andare avanti. Al presidio erano presenti anche la vicepresidente del Senato Anna Rossomando (PD) e il deputato Andrea Giorgis, oltre agli assessori 5s Alberto Unia e Federica Patti. L’assessore all’ambiente Unia ha specificato che Torino è sempre stata una città solidale, ma non è immune agli atti di omofobia e razzismo. E ha aggiunto: “In questo episodio c’è un’anomalia: le persone che hanno assistito all’aggressione non sono intervenute. Cerchiamo di essere solidali e uniti, perché solo così si supera qualsiasi cosa“. Ha voluto portare il suo supporto anche Gianni Reinetti, che insieme a Franco ha formato la prima coppia gay ad essersi sposata, dopo 52 anni di convivenza.

Fermati i due aggressori di Torino

Sono stati identificati i due ragazzi responsabili dell’aggressione di sabato scorso. Le Forze dell’Ordine stanno cercando di fare chiarezza su quanto accaduto, per convalidarne l’arresto.

I due rischiano una denuncia per lesioni e discriminazione. A supportare il racconto di Marco ci sono le testimonianze della ragazza che era assieme al 19enne durante l’aggressione e gli amici, che anche se distanti hanno visto quanto stava accadendo, nell’indifferenza totale. 

Per la foto di copertina, Credits: Corriere di Torino 

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