Il PD di Firenze vota insieme alla destra: respinto l’ordine del giorno che chiedeva di concedere il patrocinio al Toscana Pride.
Ormai il caso ha assunto i contorni dell’assurdo. Il Comune di Firenze, guidato dal sindaco PD Dario Nardella, ha nuovamente bocciato la richiesta di patrocinare il Toscana Pride. Il corteo LGBTI previsto nell’Onda Pride di quest’anno si terrà a Siena per il 16 giugno.
La richiesta di patrocinio presentata da Articolo 1 – Mdp ha raccolto i voti della sinistra e del M5S, con il PD che invece si è schierato insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia. Nessun commento per ora, anche da Paola Concia, assessora della città toscana.
È già accaduto a Trento, che un’amministrazione di centrosinistra rifiutasse di patrocinare la parata LGBTI, ma alle pendici delle Dolomiti la guida è in mano agli autonomisti. Firenze invece è il cuore del Partito Democratico e del gruppo di potere che l’ha retto negli ultimi tre anni e questa continua opposizione al Pride non è più accettabile.
Una decisione quella del comune toscano che ormai non sorprende, ma che appare ogni anno sempre più ridicola, considerato che stiamo parlando di uno dei capoluoghi più importanti tra quelli rimasti a guida dem e che solo poche settimane fa l’assemblea nazionale del PD aveva votato all’unanimità un documento di adesione all’Onda Pride e che invitava le sue amministrazioni locali a fare altrettanto.
Una raccomandazione che evidentemente non vale per il sindaco Nardella. In un quadro politico dove, giustamente, viene espresso un forte dissenso al governo Lega-M5S e al ministro Fontana in materia di diritti civili, sarebbe bene che il Partito Democratico facesse chiarezza al suo interno, con buona pace dei cartelli elettorali “Vota i diritti, scegli il PD”.
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Nardella forse soffre di schizofrenia?