Uno studio eseguito dall’International Journal of Environmental Research and Public Health ha segnalato una disinformazione e un’ignoranza sorprendente nei confronti delle persone transessuali nella sanità. Ci si riferisce a interventi o visite non riguardanti un eventuale processo di transizione. La ricerca eseguita si è concentrata sul Regno Unito, e dimostra come il personale sanitario ignori le indicazioni dei pazienti transgender, spesso collocandolo la persone nel reparto sbagliato. Lo studio ha anche raccolto diverse testimonianze, come prova dei numeri registrati. Una di queste è una donna transessuale che è stata operata a un ginocchio. Al risveglio, si trovava nella sua stanza, ma nel reparto maschile. Il personale aveva quindi ignorato quanto detto dalla donna prima dell’operazione, intuendo il sesso dal suo aspetto.
La discriminazione non riguarda solo le persone transessuali. Altre due testimonianze raccontano che il personale si era rifiutato di segnare la casella marito il compagno di un uomo, riconoscendolo come “amico”. Un’altra donna transessuale ha invece raccontato di aver dovuto fare un test di gravidanza, che nulla c’entrava con l’operazione che doveva subire. Quando ha spiegato che non era una donna lesbica, ma una MtF, l’infermiera ha semplicemente detto “Beh, meglio esser sicuri“. Una donna ha invece affermato che la discriminazione subita non ha fatto altro che aumentare la poca stime in sé stessi, accentuando il senso di diversità.
Poca conoscenza e rispetto per le minoranze nella sanità
Quanto rilevato determina quindi una grande ignoranza degli operatori sanitari, non tanto riguardo il loro lavoro, bensì sul rispetto e su come trattare una persona appartenente alla comunità LGBT.
I consulenti sanitari confermano quest’analisi. Non hanno potuto difatti andare contro l’esito dell’analisi, confermando che manca una formazione specifica sul tema per il personale, e che questo porta lo stesso ad avere un pensiero “prevenuto” nei confronti di persone transessuali o comunque appartenenti alla comunità LGBT. Anche per questo motivo, il personale tende a trattare le persone LGBT on modo diverso rispetto ai pazienti etero, contribuendo ad aumentare disuguaglianze e discriminazioni.
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