Secondo quanto riportato dalla BBC, in Turchia quattro studenti sono stati arrestati a causa di un’opera d’arte che raffigura i simboli dell’orgoglio LGBTQ + accanto ad un’immagine sacra dell’Islam.
Duvar English riferisce che il collage faceva parte di una mostra presso l’Università Boğaziçi, che ha visto gli studenti protestare contro la nomina del professor Melih Bulu a rettore della scuola. Si ritiene che Bulu abbia legami con il partito del presidente Recep Tayyip Erdoğan.
Con Erdoğan la Turchia è diventata sempre più islamista e intollerante. Sebbene le relazioni omosessuali non siano state vietate dalla legge turca, negli ultimi anni il Paese è diventato sempre più conservatore, con l’ostilità nei confronti della comunità LGBTQ + spaventosamente cresciuta. Dal 2014 ad oggi il Pride di Istanbul è sempre stato vietato. La comunità LGBTQ + turca è costantemente vittima di omotransfobia, con crimini il più delle volte rimasti impuniti.
L’opera d’arte ideata dai quattro studenti vede quattro bandiere LGBT+ poste agli angoli di una rappresentazione della Kaaba, edificio al centro della Masjid al-Haram (la Grande Moschea) alla Mecca, in Arabia Saudita, considerata uno dei luoghi più sacri dell’Islam. Al centro c’è una rappresentazione della mitica creatura Shahmaran, metà donna e metà serpente.
Quando i membri del Club di studi islamici (BİSAK) dell’Università Boğaziçi hanno visto l’opera d’arte, l’hanno subito attaccata via social: “Non permetteremo mai che i nostri valori islamici vengano presi in giro all’interno della nostra università. Non accettiamo che questa immoralità venga legittimata sotto le spoglie dell’arte“, ha twittato BİSAK, attirando l’attenzione dei media islamisti filogovernativi. Ibrahim Kalin, consigliere principale di Erdoğan, ha tuonato, rimarcando come “né la libertà di espressione né il diritto di protesta” potessero in alcun modo difendere l’opera d’arte, annunciando infine che gli studenti ideatori dell’opera avrebbero ricevuto “la punizione che meritano davanti alla legge“.
L’ufficio del governatore di Istanbul ha definito l’opera un “brutto attacco” che “deride le credenze religiose“, mentre il ministro degli interni turco, Suleyman Soylu, ha scritto sui social che “4 deviati LGBT che hanno mancato di rispetto alla Kaaba sono stati incarcerati“.
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l’unica cosa deviata e’ la loro schifosa omofobia
E questa Turchia , che ha tradito l'insegnamento e l'impostazione laica di Ataturk , vorrebbe entrare in Europa? Immagino già Ursula con il velo islamico presiedere a Palazzo Carlo Magno.