Gli uomini gay e bisessuali più vecchi sono quelli più soddisfatti della loro vita sessuale e, emerge dal trend statistico, più si invecchia più questa soddisfazione si fa forte. E ci sono pure buone notizie per le persone sieropositive: secondo i risultati di questa ricerca essi hanno lo stesso grado di soddisfazione sessuale della loro controparte sieronegativa o che ignora il proprio status. La ricerca indaga ogni aspetto della vita sessuale degli uomini gay e bisex britannici, cercando di dare una chiara fotografia dei comportamenti a rischio per potere poi intraprendere adeguate strategie di informazione e prevenzione.
– 20-24: 63%
– 25-29: 62%
– 30-34: 58%
– 35-39: 55%
– 40-44: 58%
– 45-49: 54%
– 50-54: 55%
– 55-59: 56%
– 60-64: 64%
– 65+ : 70%
Il dottor Hickson, responsabile della ricerca e membro della London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha condotto l’analisi su 15.360 per la Terrence Higgins Trust, la più grande organizzazione britannica per la lotta all’HIV.
Dice della ricerca:”Ridurre l’HIV o contrastare l’epidemia delle malattie sessualmente trasmissibili non è abbastanza se si rende il malato un infelice durante e dopo la cura. Questo è il motivo per cui le organizzazioni di salute pubblica cominciano a parlare del concetto di miglior sesso con il minor danno“.
La ricerca evidenzia che la ragione principale di insoddisfazione nella vita sessuale è la mancanza di un ragazzo, un amante o un partner adeguato. Altri motivi sono la poca frequenza di rapporti con il partner o il desiderio di avere una vita sessuale più promiscua. Non è in testa alla classifica la paura di prendere o trasmettere infezioni sessuali.
Quello che non è chiaro è perché gay e bisex della fascia 40-50 anni siano i meno felici in assoluto. Gli uomini di quella età sono in generale meno soddisfatti della loro vita e risultano meno desiderabili, mentre per i 65+ è proprio il desiderio di sesso a ridursi considerevolmente.
La prossima indagine si svolgerà nel 2017 e i suoi risultati saranno resi disponibili assieme alle ricerche di altri Stati europei. Non sappiamo se l’Italia farà parte di questa indagine.
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