La deumanizzazione delle identità non conformi nel dibattito pubblico italiano ha raggiunto nuovi livelli di squallore, come dimostrato dallo spettacolo messo in scena dall’europarlamentare Roberto Vannacci durante la puntata del 7 agosto 2024 di “Zona Bianca” alla presenza di Roberta Parigiani, portavoce del Movimento Identità Trans, e Benedetta Scuderi, eurodeputata dei Verdi.
In un dibattito che avrebbe dovuto approfondire il caso della pugile Imane Khelif, la cui identità di genere è stata costantemente messa in discussione da una certa destra polarizzata sulle questioni LGBTQIA+, Vannacci ha colto l’occasione per promuovere – ancora una volta – la solita vecchia retorica di esclusione e stigmatizzazione, imbastendo un vero e proprio teatrino – più tragico che comico.
Purtroppo, il tentativo di Parigiani di elevare il livello della conversazione è stato costantemente sabotato. Prima dalle interruzioni incessanti di Daniele Capezzone, ex esponente di Forza Italia e oggi opinionista frequente nei talk show di Mediaset, poi dalle parole di Vannacci, che nel definire il CIO un comitato “altamente politicizzato” ha scioccato il pubblico rispondendo a una battuta del conduttore Giuseppe Brindisi:
“L’ho già fatto alla visita di leva anni fa. Sono disponibile a slacciare i pantaloni per dimostrare di essere uomo senza problemi” e, rivolgendosi a Parigiani “forse la signora potrebbe essere stupita“.
“Lo faccia” risponde ironicamente un’esterrefatta Parigiani. Pronta la reazione di Brindisi, che ha tentato di scongiurare il peggio, seppur non riflettendo la profonda indignazione delle donne presenti in studio: “Però, generale, magari una donna come Imane Khelif potrebbe avere qualche problema ed è giusto non rovistare sotto la gonna“.
“A chi mi chiede che età ho rispondo 55 anni, e non mi sento discriminato quando qualcuno me lo chiede. Così come non mi sento discriminato quando qualcuno mi chiede di provare il mio sesso. Perché sono cose normali” incalza Vannacci.
Scusate l’off topic, ma volevo segnalarvi ciò che ha detto Vannacci ieri sera da @giusbrindisi, specialmente nella parte centrale del video “Per dimostrare di essere un uomo, mi slaccerei i pantaloni adesso… e quella signora che ride, potrebbe essere stupida”. pic.twitter.com/9kmR0ZfrI2
— MarcRouge (@MarcRouge2) August 8, 2024
C’è molto di più dietro a quella che potrebbe sembrare una semplice battutina. Oltre a banalizzare e sminuire il dibattito, è ben chiara la volontà di Vannacci di ridurre le identità non conformi a semplici oggetti di spettacolo e polemica per raccogliere i frutti del lungo lavoro portato avanti dall’estrema destra in questi mesi nel minimizzare le istanze della comunità LGBTQIA+.
Ma si tratta anche dell’ennesimo esempio di come i media italiani spesso trattino questioni complesse e sensibili come l’identità di genere non come argomenti meritevoli di un serio dibattito informato, ma piuttosto come materiale per l’intrattenimento e la polemica a basso costo.
L’apporto di Parigiani avrebbe potuto offrire una prospettiva costruttiva, ma nessuna voce della ragione sembra poter prevalere contro la retorica aggressiva e l’ostinato rifiuto di comprendere le realtà delle persone trans* e intersessuali. Eppure, questa non è ancora la conclusione di questo squallido episodio.
In un post su Facebook pubblicato ieri, Roberto Vannacci mette il carico da 90. “Si presenti la signora che in TV richiedeva a gran voce che mi slacciassi i pantaloni. Sarà per me un piacere. Aspetto“.
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Che essere viscido e squallido Vannacci. Che schifo di essere depensante e disumano abbiamo purtroppo in Europarlamento. Spero con tutto il cuore che tutto l' odio e tutti lo squallore che ci ha vomitato addosso Vannacci, gli ritorni indietro all' ennesima potenza facendolo sprofondare nelle viscere da cui è sbucato.