La vicenda si è conclusa con un risarcimento di 700 euro. Tanto (o troppo poco) ha dovuto pagare un autista di autobus, colpevole di aver insultato una coppia lesbica, nell’autunno del 2019, a Ravenna.
Le due ragazze, dopo i pesanti e ripetuti insulti, avevano denunciato il 50enne, che davanti al giudice di pace ha preferito scusarsi e risarcire le vittime anziché andare a processo.
Gli insulti omofobi verso la coppia lesbica
Come riporta Corriere Romagna, le offese omofobe verso le due ragazze sono avvenute in due momenti diversi. La prima dose di insulti era arrivata a settembre di due anni fa. Ma è stata l’offesa, o meglio la minaccia, del 9 ottobre a far partire la denuncia, quando l’autista ha detto loro “Vi brucerei”.
A quel punto, infatti, una delle ragazze ha deciso di inviare un reclamo alla compagnia, Start Romagna. Fatte le dovute verifiche, la compagnia ha risposto che questo autista non era un loro dipendente. Ma la coppia voleva giustizia, e ha denunciato il fatto ai Carabinieri, i quali hanno identificato l’uomo, notificandogli l’avviso di garanzia.
Inutili le telefonate a una delle due ragazze, da parte dell’uomo. La querela non è stata ritirata.
Autista a processo per “minaccia semplice”
Solo l’intervento della giudice di pace Marcella Ricci ha risolto la controversia. L’avvocato dell’autista, Piergiorgio Berardi, è arrivato a un accordo con l’avvocata Cristina Magnani, che ha accompagnato una delle vittime, costituitasi parte civile. Nella vicenda, si è notata però la mancanza di una norma per affrontare un episodio di matrice omofoba, e per questo motivo l’autista era (semplicemente) accusato di “minaccia semplice”. Ecco perché serve il DDL Zan.
Ma non c’erano scuse, e l’autista ha dovuto pagare. Sicuramente, d’ora in avanti si guarderà bene nell’esprimere commenti omofobi ad alta voce.
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