Tutti i volti di un mondo che cambia e si evolve: oggi, l’inclusione e la valorizzazione della diversità ce la insegna Virgin Atlantic, che con un gesto semplice ma estremamente impattante aggiorna le proprie politiche interne per permettere ai dipendenti di “indossare” i propri pronomi sull’uniforme.
La compagnia aerea ha inoltre annunciato anche la modifica delle politiche sulla stessa uniforme, lasciando che l* dipendenti indossino “ciò che più si allinea con la loro espressione di genere e che più li metta a loro agio”.
Ma le novità non sono solo per i dipendenti di Virgin Atlantic: anche l* clienti della compagnia aerea potranno contare su uno staff formato e preparato a rispondere ai loro bisogni e a rispettare la loro identità grazie a un nuovo sistema di emissione dei titoli di viaggio che include il genere non binario.
L’annuncio è arrivato dalla compagnia aerea solo ieri, e le varie iniziative volte a modificare le politiche antiquate e binariste fanno parte della strategia “Be Yourself” di Virgin Atlantic il cui obiettivo è quello di creare un ambiente più inclusivo per dipendenti e clienti appartenenti alla comunità LGBTQIA+.
“Le nuove politiche adottate dall’azienda significano molto per me” ha dichiarato alla stampa Jaime Fosstroem, dipendente di Virgin Atlantic. “Come persona non binaria, mi permette di essere me stess* anche sul posto di lavoro e scegliere cosa preferisco indossare”.
La compagnia aerea ha deciso d’immortalare il momento con un photoshoot decisamente stiloso la cui protagonista è Michelle Visage di RuPaul’s Drag Race, insieme aTanya Compas, attivista per i diritti LGBTQIA+ in america, Talulah-Eve, modella transgender, e Tayreece Nye influencer e drag queen. Le inconfondibili uniformi sono tutte targate Vivienne Westwood.
“Come mamma di un* bimb* non binari*, e come alleata della comunità LGBTQIA+, apprezzo molto i passi avanti condotti da Virgin Atlantic in questo senso. Si tende a sottovalutare l’importanza dell’abbigliamento nell’espressione di sè. Per me, il modo di vestire è una parte importantissima di ciò che sono” ha dichiarato Visage.
Un ambiente di lavoro più inclusivo è più felice. E un ambiente di lavoro felice, è più produttivo.
A pochi giorni dalla prima implementazione delle nuove politiche sull’espressione di genere, i sondaggi effettuati da Virgin Atlantic hanno parlato di un incremento della felicità dell* dipendenti sul posto di lavoro, nonché della produttività.
Se l’obiettivo primario della compagnia aerea era teoricamente quello di creare un ambiente di lavoro più inclusivo, oggi Virgin Atlantic può godere anche dei benefici collaterali dovuti all’aggiornamento delle proprie politiche.
“Crediamo che tutt* possano fare la differenza” ha dichiarato Juha Jarvinen, responsabile dell’ufficio commerciale di Virgin Atlantic. “Ecco perché è così importante permettere a tutti di lavorare in un ambiente sereno e sviluppare al massimo il proprio potenziale”.
Non solo Virgin Atlantic: i passi avanti nel linguaggio inclusivo
Le compagnie aeree trailblazers nell’ambito del linguaggio inlusivo sono state – prima di Virgin Atlantic – British Airways e Air Malta, che negli scorsi anni hanno deciso di abbandonare il binarismo nel modo di rivolgersi all* propri* passegger*.
Un sguardo a un futuro che – in Italia – ci sembra lontanissimo, alla luce degli ultimissimi episodi di discriminazione riscontrati durante le ultime elezioni politiche, che hanno spinto tantissime persone transgender e non binarie a rinunciare al proprio diritto di voto per evitare coming out forzati.
Nel nostro paese, complice anche una lingua italiana che fatica ad adattarsi al concetto di neutralità di genere, il binarismo viene difeso a spada tratta da tutti coloro che si fanno intimidire da una semplice shwa o da un asterisco.
La controversia sul linguaggio inclusivo in Italia è accesissima, e probabilmente passeranno anni prima che compagnie aeree – ma anche ospedali, ambienti istituzionali, pbbliche amministrazioni e scuole – si decidano ad abbandonare una volta per tutte un concetto antiquato come quello del binarismo.
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