Tim Jeurninck e Marco Scatena sono una coppia gay felicemente sposata che ha appena ottenuto giustizia, ovvero quasi 150.000 dollari di risarcimento dopo aver citato in giudizio i loro ex datori di lavoro.
Secondo un rapporto del Daily Mail, la coppia è stata “vittima di bullismo per mesi“, avendo subito “costanti insulti” da parte dei colleghi del ristorante italiano Piatto.
Scatena era anche comproprietario del locale, al 30%. L’uomo ha detto di non aver mai ricevuto un dividendo ed è stato costantemente vessato e minacciato dagli altri tre amministratori, che lo hanno anche accusato senza fondamento di aver rubato dal registratore di cassa. Jeurninck e Scatena si sono sposati nel 2017 e hanno iniziato a lavorare al ristorante Piatto nel gennaio del 2018. Tra giugno e settembre la coppia è stata “travolta” dagli insulti omofobi.
Una serie di messaggi WhatsApp tra gli altri tre co-proprietari ha confermato l’intenzione di ideare una “bella trappola” per “accelerare” la sua cacciata. Quando Scatena ha letto la chat ha avuto un attacco di panico così grave da dover entrare in congedo per malattia, senza stipendio. La giuria ha stabilito che c’erano “prove più che sufficienti” che avrebbero dimostrato come i colleghi dell’uomo abbiano provato a costringere Scatena a lasciare il ristorante perché gay.
Gli altri proprietari del ristorante, ovvero Alessandro Spina, Vincenzo Cugno Garrano e Fabio Corona, si sarebbero riferiti a Jeruninck come a una “cameriera” in più di un’occasione, chiamandolo “fr*cio”, in italiano. Quando Tim chiedeva loro di smetterla, ridevano. Non contento, uno dei tre ha anche minacciato Jeruninck, dicendogli che la sua famiglia è nella mafia e avrebbe potuto ucciderlo e ferire la famiglia di suo marito. In un’occasione Cugno Garrano è salito al piano di sopra con un bicchiere pulito e gli ha urlato contro: “Pensavo che voi (persone gay) sapeste pulire meglio”. Quando Jeurninck ha protestato, Cugno Garrano ha risposto: “Sono un vero uomo, a differenza tua. Non voglio che mi parli così per un cazzo”, sputandogli addosso.
Alla fine Jeruninck si è dimesso, dopo non aver visto un soldo per 9 mesi. Poco dopo si è dimesso anche Scatena. Successivamente i due si sono rivolti alla giustizia, denunciando il locale per discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
“Il sig. Jeurninck e il signor Scatena hanno sofferto di comportamenti indesiderati a causa del loro orientamento sessuale, con lo scopo di violare la loro dignità o creare un ambiente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo per entrambi“, ha sentenziato il giudice Green. “Riteniamo che ci sia stata una sostenuta campagna motivata da un comportamento omofobo per costringerlo a lasciare l’attività. Sono stati chiaramente profondamente offesi e minacciati. Sono stati molestati a causa del loro orientamento sessuale”.
Jeurninck ha ricevuto circa $ 51.000 e Scatena ha ricevuto quasi $ 102.000.
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