Rachele Bruni
Ci ricordiamo Tokio 2020 per l’alto numero di atleti e atlete LGBTQ+ che hanno fatto coming out. Ma in pochi si ricordano che alle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro furono divers* sportiv* ad uscire “dall’armadio” e a rivelare il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere.
In quanto a numeri furono un terzo in meno rispetto alle ultime Olimpiadi, tuttavia fecero clamore e lanciarono già allora un messaggio di speranza nel mondo dello sport.
Tra questi coming out ci fu quello di Rachele Bruni, nuotatrice che vinse la medaglia d’argento nella 10 km. Rachele dedicò la medaglia alla sua fidanzata Diletta.
“Dite che ci vuole coraggio?” ha dichiarato. “Non lo so, so solo che mi è venuto naturale pensare alla mia Diletta. E non ai pregiudizi della gente, perché indubbiamente ci sono persone che ne hanno ancora, ma io vivo serena e tranquilla senza pensare a questo: vivo per me stessa, per la mia passione per il nuoto e per le persone che mi vogliono bene“.