Due giocatrici della nazionale olandese femminile di calcio sono state espulse dalla squadra e le voci più accreditate sostengono che la ragione reale dell’epsulsione è da ricercare nella relazione che lega le due.
Dyanne Bito (la ragazza a destra) ha tirato calci ad un pallone in nazionale per ben 9 anni e la sua ragazza, Claudia van den Heiligenberg (quella a sinistra) gioca in squadra da quattro. Tra loro c’è una relazione che dura da almeno un anno e mezzo e in molti si chiedono se la loro storia abbia a che fare con la scelta della Coach Vera Pauw di escluderle dal team.
L’allenatrice, intervistata sull’argomento, ha esitato nel dare una spiegazione chiara dell’accaduto ed ha parlato solo di "questioni personali".
Finora nessuna delle persone coinvolte nella vicenda ha dichiarato apertamente che l’esclusione dalla squadra sia strettamente legata alla relazione che c’è tral e due giocatrici. E anche se gli allenatori di solito non vedono di buon occhio le relazioni tra componenti della squadra, le due si frequentano ormai da un bel po’ di tempo il che potrebbe far pensare che se il provvedimento è stato preso a causa della loro storia, è quanto meno una decisione tardiva. In più, se la ragione fosse davvero questa, sarebbe un bel passo indietro per il mondo dello sport olandese, specialmente per quanto riguarda il calcio femminile. Non è, infatti, un segreto che molte delle giocatrici sono lesbiche o bisessuali. La Coach Pauw ha detto, però, che "sarebbe un totale nonsenso" dare per scontato che le due sono state escluse a causa della loro frequentazione, ma Claudia van den Heiligenberg ha dichiarato a sua volta che è impossibile pensare che il problema sia stato il loro rendimento sul campo. Il mistero, dunque, rimane.
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