Uscito malconcio dall’Eurovision di Torino, con San Marino incapace di qualificarsi per la finalissima, Achille Lauro ha rilasciato una ricca intervista a LaRepubblica in cui ha affrontato anche gli strascichi del flop, onestamente del tutto inatteso.
“Ho fallito ma riparto, questo è un nuovo inizio“, ha precisato il cantante romano, da ieri in tour dopo l’infelice parentesi torinese. Ma Lauro vede il bicchiere mezzo pieno, anche dall’Eurovision.
“È stata sicuramente un’esperienza incredibile, l’Eurovision è un format che rispetta la volontà degli artisti. Ho pensato: di certo qui nessuno arriverà con un pezzo punk-rock del tutto fuori controllo cantando a cavallo di un toro meccanico, poi se questo piace o no sinceramente non è importante. La carriera va considerata sul lungo periodo, non mi interessa più la sfiammata iniziale che ho già avuto. A 30 anni ho fatto quattro Sanremo, l’Eurovision, 10 dischi, ho scritto due libri, la regia di un documentario, ho seguito personalmente tutti i miei progetti”.
Un Achille che rivendica i successi ottenuti negli ultimi 4 anni vissuti a mille all’ora, senza rimpianti anche in riferimento alla performance vista a Torino: “Il nostro spettacolo era dirompente e aveva tutto al posto giusto. Non le vivo come competizioni, ma come se partecipassi soltanto io. Non nego che sarebbe stato bello arrivare in finale perché sarebbe stata un’opportunità in più ma questo non mi fermerà dall’arrivare ai miei sei San Siro consecutivi“.
E se Blanco aveva confessato che mai avrebbe gareggiato per San Marino, anche da questo punto di vista Lauro non ha rimpianti: “Io continuo per la mia strada, ho abbastanza esperienza per compiere delle scelte che siano coerenti con ciò che voglio fare, non devo chiedere il permesso ai miei colleghi. Penso di aver anticipato spesso i tempi e questo mi ha sempre premiato“.
A seguire le tappe del tour estivo di Achille Lauro.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.