Il Senato della Repubblica è pronto a riaprire dopo le vacanze estive, con il DDL Zan in attesa di calendarizzazione ufficiale. Oltre 1000 emendamenti aspettano al varco la legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo, a rischio modifiche causa Italia Viva, Lega e Forza Italia. Nel frattempo Alessandro Zan sbarca in libreria con “Senza paura“, edito da Piemme e in vendita dal 14 settembre.
Nel lanciarlo, il deputato Pd ha sottolineato a LaRepubblica l’ipocrisia politica sul fronte dei diritti LGBT. “Oggi tra Camera e Senato ci sono 945 parlamentari. Quelli apertamente gay e lesbiche sono quattro: Ivan Scalfarotto, Tommaso Cerno, Barbara Masini e io“, ha precisato Zan, per poi attaccare. “È statisticamente impossibile che siamo solo noi quattro e io so per certo che ci sono parlamentari gay in Forza Italia e in Fratelli d’Italia. In vacanza a Mykonos ho incontrato un deputato della Lega, del quale mi ricordo cartelli particolarmente aggressivi contro la legge Zan. Stava baciando un uomo“.
Senza Paura è un racconto autobiografico intimo e privato in cui Zan condivide con il lettore il suo percorso faticoso ma consapevole di militante Lgbt, dagli inizi nella piccola provincia padovana fino ai banchi della Camera dei deputati. Ma non solo: il deputato Pd spiega anche le necessità di una legge che combatta l’odio, l’omotransfobia, la misoginia, l’abilismo. Denuncia l’approccio eteronormativo del diritto, il patriarcato nelle sue molteplici e inconsce forme di dominio. Infine racconta quelli che sono i sostenitori del Ddl e gli oppositori più accaniti e mascherati. Partendo, però, da un presupposto chiaro: questa è una legge a tutela di tutti. Per amare chi si vuole, senza paura. Per essere se stessi, senza nascondersi. Perché “L’amore non è fuori della partita, l’amore è la partita“.
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