Insulti omofobi, dispetti e persino aggressioni vere e proprie: è l’incubo con cui si è confrontata una coppia gay di Alghero dal 2013 ad oggi. A perpetrarli, il loro vicino di casa, un 49enne oggi condannato dal tribunale di Sassari per atti persecutori a un anno di carcere senza condizionale.
Ma non si tratta della prima odissea giudiziaria della coppia. La prima condanna per il vicino era già arrivata quando quest’ultimo aveva appiccato il fuoco all’auto di uno dei due.
Sentirsi apostrofare come “fin*cchi, fr*ci di mer*da e segaioli paracu*o” dall’uomo era ormai una tragica routine per le vittime, sin dalla loro unione civile.
Tuttavia, la situazione era peggiorata quando il vicino di casa era passato dalle parole ai fatti, aggredendo una delle parti offese a bastonate sull’addome quando quest’ultima aveva semplicemente chiesto all’uomo di pagare la propria quota per il passo carraio.
Tra calcinacci gettati davanti alla porta di ingresso della coppia, detriti volutamente accumulati sul loro terrazzo, vandalismo nei confronti delle telecamere di videosorveglianza installata dalla coppia (probabilmente per monitorare la follia del vicino), il disturbatore sembrava avere tutta l’intenzione di rendere la vita dei due uomini un inferno.
Sui social, li apostrofava poi tronfio come “guardoni (e probabile pure segaioli) che vi riprendono con telecamere abusive, sappiate che non c’è solo il garante sulla privacy ma anche l’articolo 615 bis (interferenze illecite nella vita privata)”.
Nonostante la sua apparente approfondita conoscenza del codice civile nostrano, tuttavia, la legge sembra non avergli dato ragione.
Oltre alla pena detentiva, l’imputato è infatti stato altresì processato e condannato a risarcire le vittime per un totale di 20.0000 euro per il reato di calunnia, in seguito alla denuncia presentata nel 2021 ai carabinieri riguardante il furto di una scala, per cui aveva accusato la coppia.
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