Un boom inatteso, rumoroso. Alleanza Verdi e Sinistra è stata la vera sorpresa di queste elezioni europee, con il 6,7% e ben 1.563.020 voti. Nessuno è cresciuto quanto AVS rispetto alle politiche del 2022, quando si fermarono ai 1.021.808 voti e al 3,64% di share.
Alleanza Verdi e Sinistra è andata benissimo nelle grandi città. Terzo partito a Milano (10,5%), terzo a Roma (11,0%), terzo a Torino (11,7%), terzo a Bologna (12,4%), quarto a Napoli (12,8%), terzo a Firenze (10,9%), nonché primo partito nazionale tra i 24.000 fuorisede iscritti al voto con il 40,35 per cento, staccando di 15 punti il Pd secondo a quota 25,47 per cento, e 3° partito nazionale tra gli Under 30 con il 16%, dietro il 18% del Pd e il 17% del Movimento 5 Stelle.
Eletta all’Europarlamento Ilaria Salis, con ben 176.368 preferenze. Ancora oggi in Ungheria, ai domiciliari dopo aver passato mesi nelle carceri ungheresi e con le catene ai polsi e ai piedi in tribunale, Salis ha ottenuto complessivamente 176.368 preferenze. Nel Sud e Isole ha preso 50.401 voti, con 23.558 preferenze solo nella sua Sardegna, mentre nell’Italia Nord-Occidentale ha ottenuto 126.027 voti.
Andrà a Strasbugo anche l’ex sindaco di Riace Domenico Lucano, candidato in quattro circoscrizioni e in grado di prendere oltre 190mila preferenze, di cui 76.071 solo al Sud. Se Salis e Lucano dovessero optare per l’elezione da un’altra circoscrizione, dalle Isole per Avs dovrebbe andare all’Europarlamento l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con 18.544 voti.
Ignazio Marino, ex Sindaco di Roma all’epoca sfiduciato alla velocità della luce dal Pd a trazione renziana, è risultato il più votato AVS per l’Italia centrale con 24.960 preferenze, davanti a Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno riuscita a strappare 14.568 preferenze (quando mancano ancora circa 2000 sezioni). Grassadonia può ora sperare in un incastro di eletti tra circoscrizioni varie. Marino è infatti anche terzo in quella nord-occidentale, dietro Salis e Lucano.
Per quanto riguarda le tematiche LGBTQIA+, il programma di Alleanza Sinistra e Verdi era stato molto chiaro, chiedendo espressamente di
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Garantire l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+, in particolare attraverso il riconoscimento reciproco dei diritti e doveri familiari anche in materia di tutela dei figli.
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Garantire la parità di diritti per le coppie dello stesso sesso uniformando la legislazione su unioni civili, matrimonio, adozione e filiazione. Garantire l’accesso libero alla procreazione medicalmente assistita (PMA) a tutte le donne single o in coppia, indipendentemente dal loro stato civile.
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Garantire in ogni stato membro i percorsi di affermazione di genere nel rispetto dei diritti fondamentali e contro ogni forma di discriminazione, le procedure devono essere semplificate e garantita la copertura da parte dello stato delle spese legali e sanitarie.Vietare la mutilazione e la sterilizzazione forzata delle persone intersessuali.
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno così commentato lo straordinario risultato elettorale di Alleanza Verdi-Sinistra, ringraziando militanti e volontari: “Una politica fatta nelle piazze non solo sui social“. “Saremo l’argine all’onda nera che arriva in Europa. Non è che l’inizio!”.
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