A Berlino sono in aumento i casi di omofobia: l’ultimo risale al weekend appena trascorso, quando un uomo di 35 anni è stato insultato e aggredito nel quartiere di Neukolln.
Era pieno pomeriggio quando una famiglia (o presunta tale, si trattava comunque di un uomo, una donna e un bambino) ha iniziato a inveire contro l’uomo, per poi prenderlo a calci. Una ragazza, che ha assistito alla scena, è intervenuta per portarlo in salvo prima dell’arrivo dei soccorsi. L’uomo è ancora in ospedale, la polizia è alla ricerca degli aggressori.
La scorsa settimana un ragazzo di 19 anni è stato picchiato da un gruppo ad Alexanderplatz, cuore pulsante di Berlino, mentre ad inizio mese un italiano di 34 anni è stato pugnalato a morte in Volkspark e un gruppo di giovani omosessuali è stato attaccato a Schoneberg, il quartiere gay-friendly per eccellenza della città. Lo stesso quartiere in cui, a novembre 2016, la storica – seppur giovane – birreria Lieblingsbar ha chiuso per mancanza di avventori conseguente all’alto tasso di aggressioni all’uscita.
Alcuni numeri: 9 crimini d’odio nei confronti di omosessuali nel solo mese di maggio, 113 casi di aggressione nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2016.
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Solo chi non conosce la ex DDR e la gente che ci vive si meraviglia. Sono molto razzisti spesso xenofobi e intolleranti insomma l'opposto del tedesco medio. Berlino è in mezzo a questo mondo.