Un risveglio domenicale anomalo, per non dire insostenibile, quello a cui è andato incontro un ragazzo di 21 anni di Bologna.
Pierfrancesco vive in un piccolo monolocale della città, al piano terra, con la finestra della sua camera marchiata nella notte da una scritta chiaramente omofoba. ‘Gay‘. Tre lettere per segnare in maniera inequivocabile l’inquilino, come se vivessimo ancora nell’Italia fascista, tra triangoli rosa e divieti d’ingresso nei negozi.
‘Pensavo che non ci fosse bisogno di una legge sull’omofobia, perché credevo di vivere in un Paese civilizzato in cui non c’è più nulla da temere‘, ci ha raccontato il ragazzo.
E invece l’omofobia esiste, come scoperto dal giovane sulla propria pelle. Non contento, l’autore della scritta ha lanciato anche una sigaretta dentro il lavandino di casa, bucando la tendina della finestra
‘Non apro mai la finestra della cucina, per il freddo, solo che stanotte, avendo fumato in casa con un’amica, il tempo di lavare i denti e prepararmi per dormire ho lasciato la finestra aperta, in modo che la casa prendesse un po’ di aria. L’ho poi chiusa senza accorgermi di nulla, ma stamattina a finestra chiusa ho trovato la sigaretta sul lavello e dei buchi sulla tendina della finestra‘.
Una volta uscito di casa, infine, l’ulteriore triste scoperta, perché quel ‘gay’ non è stato scritto solo sulla sua finestra, ma anche sulla porta d’ingresso.
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