Una settimana dopo la lettera aperta inviata al Governo inglese affinché vieti le pericolosissime ‘terapie di conversione’, con tanto di firme celebri come Dua Lipa ed Elton John, il premier Boris Johnson ha preso di petto l’argomento, promettendo un intervento rapido.
Nella giornata di ieri, davanti ai giornalisti, Johnson ha sottolineato come tale ‘odiosa’ e ‘disgustosa’ pratica non abbia “posto in una società civile, non ha posto per questo Paese”.
“Quello che stiamo per fare è uno studio su dove siano attualmente praticate, quanto siano presenti, e poi presenteremo un piano su come vietarle”, ha detto Johnson, come riportato dalla BBC. Nel corso della medesima intervista, il premier ha annunciato un’imminente consultazione politica sulla riforma del Gender Recognition Act, che dal 2014 consente alle persone con disforia di genere di cambiare il proprio genere legale.
Anche nel 2017 l’allora primo ministro Theresa May annunciò qualcosa di simile, per poi non muovere un dito. Bisognerà quindi vedere se questi annunci di Boris Johnson, in passato abbastanza ondivago sui diritti LGBT, porteranno a qualcosa di concreto o si spegneranno nella pura e semplice propaganda politica.
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