Federico Salvatore, “Sulla porta” – Sanremo 1996
La prima vera canzone che parla in maniera aperta, senza allusioni e giochetti vari, è “Sulla porta” dell’artista Federico Salvatore, un brano autobiografico molto sottovalutato e che si posizionò soltanto al tredicesimo posto a Sanremo 1996.
Si tratta di un testo molto profondo, commovente che parla di un coming out sofferto di un figlio nei confronti della madre, la quale non comprende e non accetta la sua omosessualità.
I tempi sono quelli che sono. La Rai arrivò a censurare un verso della canzone: da “Sono diverso, mamma, un omosessuale” Federico Salvatore fu costretto a modificare quel passaggio in “Sono un diverso, mamma e questo ti fa male”.
In un atto di dissenso contro gli organizzatori, l’artista nella serata finale decise di cantare la canzone in versione originale. Un gesto coraggioso e che merita onore, ma che probabilmente, come disse lo stesso artista lo fece finire al terzultimo posto.